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OMCeO Sicilia. Covid V-day, ai presidenti OMCeO somministrate le prime dosi di vaccino. Toti Amato “Si riparte, ma è indispensabile rivedere le priorità di distribuzione”

Palermo 27 dicembre 2020 – “Voltiamo pagina anche in Sicilia. In questa primissima fase saranno vaccinati contro il coronavirus solo 685 persone tra medici, infermieri e anziani delle Rsa, ma simbolicamente oggi è la giornata della ripartenza, in Italia come in tutta Europa. Ci saranno ancora mesi difficili, ma siamo più che ottimisti. Quando tutti potranno vaccinarsi secondo le cadenze fissate di somministrazione e se l’approccio al vaccino di tutta la popolazione sarà di grande unità, questa brutta pandemia sarà debellata”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo Toti Amato, componente del direttivo della Federazione nazionale (FNOMCeO), in rappresentanza dei nove presidenti degli OMCeO siciliani invitati dal presidente della Regione Musumeci al padiglione 24 dell’ospedale Civico di Palermo per ricevere le prime dosi del vaccino Pfizer-BioNTech in occasione dell’apertura della campagna vaccinale contro il Covid-19.

Nella prima fase di somministrazione, il piano nazionale riconosce come categorie prioritarie alla vaccinazione gli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea nelle strutture pubbliche, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani e persone di età avanzata.
“Se l’obiettivo del piano nazionale è immunizzare entro il 2021 il 90% degli italiani – rimarca Amato – non si possono escludere dalla protezione vaccinale in via prioritaria i colleghi che non operano nel pubblico ma esercitano da liberi professionisti. Invitiamo perciò il presidente Musumeci e l’assessore Razza a sollecitare il governo nazionale perché riveda le priorità di distribuzione del vaccino, inserendo tra i soggetti più a rischio anche i liberi professionisti iscritti agli Ordini in attività. Soprattutto gli odontoiatri, il cui contatto strettissimo con i pazienti li rende particolarmente vulnerabili al contagio. Il loro ruolo sociale è determinante e parte integrante di una catena assistenziale indispensabile per la salute pubblica”.

 

Autore: Redazione

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