OMCeO Torino. “Sono un medico per l’ambiente”: al via la campagna dell’Ordine

Il medico come promotore della tutela dell’ambiente e di buone pratiche per la sua salvaguardia, presso i colleghi, gli operatori sanitari, i propri pazienti, le istituzioni e l’intera comunità. È la sfida che l’Ordine dei Medici di Torino ha raccolto, adottando e facendo propria l’iniziativa lanciata a livello nazionale da Isde Italia.

Il progetto si chiama “Sono un medico per l’ambiente” ed è stato ufficialmente presentato in occasione della Giornata Internazionale dei Medici per l’Ambiente, che si tiene ogni anno il 25 novembre.

L’obiettivo è avviare un percorso di sensibilizzazione e di formazione dei cittadini e delle amministrazioni verso scelte più virtuose, nel rispetto della salute e dell’ambiente, in cui i medici possono giocare un ruolo centrale.

Sono stati preparati manifesti (in allegato) da affiggere negli studi medici di Torino e provincia, che l’Ordine mette a disposizione dei propri iscritti, ed è stato creato il portale www.buonepraticheperlambiente.it, a cura dell’Isde, che funge da punto di riferimento e di informazione della campagna. L’iniziativa ha il patrocinio dell’Istituto Superiore di Sanità oltre che di Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei medici) e dell’Ordine di Torino.

La campagna si concentra su quattro tematiche: crisi climatica, inquinamento ambientale, stili di vita salutari, acquisti responsabili. Quattro nodi cruciali, nell’ambito dei quali sono state individuate sei buone pratiche, sei azioni quotidiane da promuovere e diffondere:

  • non sprecare l’acqua;
  • mangiare poca carne;
  • usare la bicicletta o muoversi a piedi;
  • riciclare, evitando se possibile l’utilizzo di plastica;
  • scegliere cibo sano e non contaminato;
  • tutelare il verde.

Sulla locandina viene inoltre utilizzato un messaggio, “Pianeta sano, persone sane”, dal significato particolarmente importante. Non solo perché vuole ricordare come salute umana e salvaguardia dell’ambiente siano strettamente connesse, ma perché l’Italia è tra i Paesi europei con la più bassa percezione dei rischi ambientali e, nello specifico, con una bassa consapevolezza della correlazione tra i due fattori.

“L’Ordine si occupa da tempo con grande attenzione delle problematiche di carattere ambientale, anche attraverso il lavoro della sua Commissione Medico e Ambiente – spiega il presidente dell’Ordine dei Medici Guido Giustetto -. Riteniamo che tutelare l’ambiente voglia dire anche proteggere la salute delle persone: pensiamo ai danni, ormai ampiamente riconosciuti, causati dell’inquinamento atmosferico, o ai rischi per il futuro del pianeta derivati dai cambiamenti climatici. Questo progetto vuole promuovere concretamente la diffusione di buoni comportamenti e sensibilizzare colleghi e cittadini su queste tematiche”.

Autore: Redazione

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