Nel corso degli anni
nella colonna vertebrale, e soprattutto nella parte lombare, come in tutte le
articolazioni, avviene un processo degenerativo che può essere “quasi”
fisiologico se avviene in maniera lenta, simmetrica ed afocale (molto
raramente) ma spesso è patologico perché alterato da errori posturali statici e
dinamici; inoltre è ben nota la familiarità di tale patologia e sembra vi
possano essere dei fattori genetici che la influenzano. La lombosciatalgia può essere causata da vari fattori del processo degenerativo di cui i più frequenti sono l’ernia discale e la spondilodiscoartrosi avanzata.
Verranno esaminate le caratteristiche della formazione e dell’evoluzione di queste patologie in quanto indispensabili per valutare la correttezza e l’efficacia delle numerose terapie che vengono proposte.
Per prescrivere un’efficace terapia è sempre indispensabile una corretta diagnosi.
E’ sempre fondamentale l’anamnesi e l’esame obbiettivo (anche brevi ma mirati).
Tranne casi limite gli esami strumentali vanno effettuati solamente se dopo qualche settimana di terapia anti infiammatoria non vi è tendenza ad un significativo miglioramento.
Gli esami strumentali sono essenzialmente Radiografie dirette (in caso si sospetti un problema osseo come una frattura) e RM che è preferibile alla TC. infatti la RM non erogara diazioni ionizzanti, offre una valutazione anatomica realmente multiplanare,e visualizza meglio i tessuti molli e le alterazioni del tessuto osseospongioso. Per le sue caratteristiche inoltre la RM è in grado di evidenziare eventuali patologie intradurali (causa della sintomatologia o riscontrooccasionale) che non sono rilevate dalla TC.
Ottenuta una diagnosi, se la terapia conservativa non ha ottenuto risultato, bisogna pensare ad una terapia invasiva e ve ne sono molte che, per quanto possibile, verranno chiarite, valutate e discusse.
Autore: Redazione FNOMCeO