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OMCeO Trieste: un libro fotografico per celebrare il Centenario degli Ordini

Per celebrare la ricorrenza del Centenario dell’istituzione, l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Trieste ha realizzato un libro/cofanetto dal titolo “Della medicina a Trieste – Un viaggio attraverso le scale di visione e di analisi della scienza medica triestina”.

La raccolta contiene brevi contributi come quello del presidente dell’Ordine Claudio Pandullo (“Essere medici : riflessioni in occasione del centenario dell’Ordine dei medici – 191 – 2010 “), del prof. Euro Ponte, Docente di Storia della Medicina della locale Università (“La medicina a Trieste, nello scorrere degli anni, dal 1800 al 2000), del prof. Claudio Bevilacqua, storico della medicina ( “Breve corsa nel tempo con l’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Trieste”).

Completano il cofanetto l’elenco degli iscritti all’Ordine e una serie di istantanee che vanno da una immagine del DNA, a particolari strumenti di ricerca, ad attrezzature di laboratorio, fino ad un microscopio dei primi del ‘900 e ad un ritratto di Simon Pertot (1845 – 1907) primo anatomo-patologo, o meglio “prosettore” come si diceva allora, triestino. Un viaggio nel tempo attraverso un excursus fotografico sull’evoluzione della medicina.

“L’anniversario del Centenario dell’istituzione dell’Ordine dei Medici – scrive tra l’altro il presidente Pandullo nelle sue riflessioni – ci da l’occasione di ripercorrere la storia della Medicina e, soprattutto, ci fa comprendere quali e quanti siano stati i progressi compiuti da questa scienza in così breve tempo. Uno dei riscontri più importanti di questo progresso è l’aumento della vita media, un fenomeno particolarmente rilevante in Italia dove dagli inizi del secolo scorso la vita media è aumentata di quasi 40 anni, aprendo scenari del tutto nuovi in termini sia di patologia che di modelli di sanità sostenibili, con i quali noi medici dobbiamo confrontarci”.

“Questo nostro anniversario – scrive ancora Pandullo – mi permette di fare alcune considerazioni che molti di voi avranno già sentito, ma che ritengo cruciali per la nostra professione. Chi decide di fare il medico ora più che mai deve confrontarsi con lo sviluppo galoppante dei saperi e deve rispondere alle sempre maggiori richieste, non solo di salute, ma di qualità della vita da parte dei nostri pazienti; pazienti che mai come oggi, sono sempre più informati e pertanto esigenti in termini di prestazioni e soprattutto di risultati”.

“La nostra professione sta vivendo momenti difficili: compressa fra un tecnicismo imperante ed una burocratizzazione dell’atto medico, tali da farci rischiare di dimenticare l’imperativo di prendersi cura di chi si affida a noi e che costituisce il momento fondamentale della medicina. Ritengo che proprio in periodi complessi come quelli che stiamo vivendo possa essere di aiuto ricordare la nostra storia per trarre la forza per proseguire nell’esercizio della medicina, mantenendoci fedeli a quanto abbiamo giurato al momento della nostra iscrizione all’Ordine”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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