Osmed: il farmaco in Italia

Report, n. 4/09         
Centro Studi e Documentazione


IL FARMACO IN ITALIA


Recentemente l’OSMED (Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei medicinali), nel “Rapporto sull’uso dei farmaci in Italia”, relativo ai primi nove mesi del 2008 curato dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ha rilevato che nessun farmaco ha registrato un consumo in flessione. Anzi, a crescere sono state sia le confezioni a carico del SSN per ogni singolo cittadino (+ 5,3%) sia le dosi assunte quotidianamente ogni mille abitanti (dalle 875 del 2007 alle 931 del 2008 con un aumento del 6,4%), sia, infine, le prescrizioni farmaceutiche (+6%). Aumenta del 51% la prescrizione dei farmaci equivalenti e del 34,3% la spesa ad essi relativa. Rimane stabile la spesa territoriale complessiva del SSN grazie a provvedimenti di contenimento dei prezzi calati del 7,2%.
La spesa territoriale totale è stata stimata in 14.529 milioni di euro; il 58,7% = a 8.535 milioni di euro ha riguardato farmaci di classe “A” a totale carico del SSN, il 4,9% = a 706 milioni di euro ha riguardato i farmaci acquistati privatamente, il 16% = a 2.329 milioni di euro per i farmaci di classe “C” con ricetta, il 10,7% = a 1.544 milioni di euro è stato destinato ai farmaci di automedicazione, il 9,7% = a 1.406 milioni di euro la spesa relativa alle erogazioni di farmaci gratuiti tramite le farmacie ospedaliere e le ASL.


 I FARMACI PIU’ PRESCRITTI
Ancora una volta in testa alla classifica del consumo ci sono i farmaci cardiovascolari che rappresentano il 36% della spesa e il 49% delle dosi prescritte. Aumentano anche le ricette per farmaci gastrointestinali (+ 11%) e per i quelli del sistema nervoso centrale (+6%) in particolare gli antidepressivi e infine gli antibatterici (+5,6%).
L’acquisto di farmaci da parte dei cittadini è costituito dall’1,2% in ragione di un aumento della spesa prevista per farmaci di classe “A” (+13,2% rispetto al 2007), mentre la spesa per l’automedicazione (farmaci da banco) cala del 3,2%. I farmaci equivalenti, secondo il rapporto, rappresentano il 42,4% dei consumi e un quarto della spesa totale del SSN (26,2%) grazie alla perdita di “protezione” del brevetto di alcune molecole.
I farmaci con “note” AIFA (Con tali note l’AIFA ha selezionato le indicazioni terapeutiche di alcuni farmaci, che ritiene essenziali e quindi rimborsabili dal SSN) rappresentano, infine, un terzo della spesa ed un quinto delle dosi prescritte. Tra le diverse note quelle a più elevata prescrizione riguardano i farmaci per le dislipidemie, gli antinfiammatori, e gli inibitori di pompa protonica (gastriti e esofagiti).
Le note con gli incrementi maggiori in termini di consumi sono l’acido folico, la vit.B12 ed i farmaci per il trattamento dell’osteoporosi.


 ANDAMENTI REGIONALI
Le Regioni con il maggior decremento della spesa lorda di classe A-SSN sono il: il Friuli Venezia Giulia, (-2,3%), la Val d’Aosta, l’Emilia Romagna, l’Umbria e Sicilia (-2,2%).


L’aumento viceversa, più consistente si è verificato in Puglia (+5,3%) e in Campania (+3,4%).
La spesa privata dei farmaci di classe “C” (con obbligo di prescrizione) è aumentata dell’1,1%. Per questi farmaci si è registrato un aumento di spesa in tutte le Regioni tranne nel Friuli Venezia Giulia (-1%), in Liguria, (-0,7%) e in Basilicata (-0,1%) mentre l’incremento più elevato si è registrato in Calabria (+2,6%).
Al livello nazionale la spesa dei farmaci di automedicazione è diminuita come detto del 3,2% con punte massime in Sicilia (-9,9%) e Calabria (-8,2%).
Le provincie autonome di Bolzano e Trento fanno invece rilevare un incremento di spesa rispettivamente del 6,4% e del 1,9%.


P.S. Come sempre chi fosse interessato ad approfondire, la documentazione completa è a disposizione presso il Centro Studi e Documentazione della FNOMCeO


Roma, 12/02/2009

Autore: Redazione FNOMCeO

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