Primo congresso nazionale sulla medicina di genere

Dai dati sul consumo dei farmaci sappiamo che le donne consumano più farmaci rispetto agli uomini. Nel 2005 questa tendenza veniva così evidenziata: il 42,1% rispetto agli uomini 32,2%:

Tuttavia solo da pochi anni si è avvertita l’esigenza di avviare un sperimentazione che tenesse in considerazione la variabile di genere.
Questi temi saranno al centro dei lavori del Primo Congresso Nazionale sulla Medicina di Genere che si terrà il 5 e 6 Febbraio a Padova, presso il Palazzo del Bo’, sede centrale dell’Università, per iniziativa dell’Azienda Ospedaliera di Padova e la Fondazione Giovanni Lorenzini.
 
“Si tratta di un argomento innovativo e molto sentito non solo da un punto di vista sanitario ma anche da un punto di vista di politica sociale” – ha dichiarato Maurizio Benato che parteciperà al convegno portando i saluti del Consiglio dell’Ordine di Padova e del Comitato Centrale della FNOMCeO.

“Serve infatti investire sulla salute delle donne, sull’approccio di genere alla salute, inteso innanzitutto come promozione di un empowerment vero delle donne, sapendo che non è sufficiente parlare dei loro diritti  se non si sviluppa una concreta politica di genere.

“Ecco perché occorre percepire le differenze di genere esistenti, le problematiche e le disuguaglianze e incorporare tutto questo in strategie e azioni per assumere il genere come costruzione sociale che varia negli anni e da società a società”.

“Ma non basta” – ha aggiunto il presidente dell’Ordine di Padova – “E’ necessario anche ribadire che la promozione della salute delle donne deve essere considerata priorità strategica, ribadire che il diritto alla salute delle donne promuove lo sviluppo, la democrazia e la coesione sociale di un paese, e riaffermare che il diritto alla salute per le donne significa innanzitutto libertà di esercizio dei diritti sessuali e riproduttivi. Non si tratta di  un approccio aggiuntivo alla cultura condivisa dei diritti e dell’uguaglianza, ma un suo riposizionamento”.


“Il genere, assunto come un determinante essenziale della salute – ha concluso Benato – riposiziona l’analisi e la valutazione dei dati, rende esplicite evidenze altrimenti non riconosciute e invisibili, delinea nuove priorità, azioni, obiettivi, programmi.

Si tratta quindi di una necessità metodologica, ma anche di uno strumento di governo e governance del sistema sanitario perché  promuovere la salute delle donne serve  come indicatore della qualità, di efficacia ed equità del SSN, ma anche del benessere della società nel suo complesso”.

Il programma dei lavori risulta così articolato. Giovedì 5 Febbraio
apertura dei lavori (ore 16.00) – Saluto delle Autorità e  Sessione inaugurale sul tema “Medicina di Genere: perché?”
Seguirà una Lettura Magistrale del Prof. L.L. Cavalli Sforza su “L’evoluzione dei generi aiuta a capire noi stessi”


Venerdì 6 Febbraio tre Sessioni: Sistema cardiovascolare; Sistema nervoso; Farmacologia e differenze di genere:
La manifestazione, patrocinata dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, si concluderà con una Tavola Rotonda su “Quali prospettive ed impegni?”.


Segreteria Scientifica e organizzativa: Fondazione Giovanni Lorenzini (Emanuela Folco – Cristina Bolsi, 02-29006267; E-mail: info@gendermedicine.org).


Segretaria scientifica: Giovannella Baggio – Azienda Ospedaliera di Padova – e-mail med.generale@sanita.padova.it

Autore: Redazione FNOMCeO

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