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Quando la Sanità fa notizia: il Comitato Centrale rende onore alle dottoresse uccise

Una medaglia al Merito della Sanità Pubblica, una medaglia al Valor civile: è quanto il Comitato Centrale della FNOMCeO ha chiesto per onorare la memoria di Paola Labriola, la psichiatra uccisa da un paziente nel Centro di Salute mentale dove lavorava, e di Eleonora Cantamessa, la ginecologa travolta da un’auto vicino Bergamo mentre cercava di soccorrere un ferito.

Il cordoglio e l’omaggio, espressi con un Comunicato Stampa diramato al termine della riunione, venerdì 13, sono stati amplificati da diverse testate.

Prime, come sempre, le agenzie – Ansa, Adnkronos, Agi – e i siti di informazione – Sanità de Il Sole 24 Ore, Panorama Sanità, Quotidiano Sanità, Healthdesk, Il Nuovo Medico d’Italia on line, Il Farmacista on line, Libero, Fai.informazione.it, Notiziaultima.com, Bari-live.

A seguire i quotidiani: Il Secolo d’Italia, che ha dato poi spazio all’appello alla politica lanciato dall’Ordine di Bari, che si costituirà inoltre parte civile al processo; Avvenire, che ha messo in risalto, accanto alla lettera scritta da Papa Francesco, anche le parole della FNOMCeO; La Gazzetta del Mezzogiorno.

Molto ripreso il Comunicato pure sui siti dei Sindacati Medici (Fimmg Roma e Bari, Smi, per citarne solo alcuni) e su quelli degli Ordini provinciali.

È stato poi l’incontro che la Cao ha avuto con il ministero dell’Ambiente ad essere annunciato venerdì in una nota. Tale incontro con il Direttore generale del ministero si poneva l’obiettivo di ridiscutere l’adesione degli Odontoiatri al Sistema Sistri di tracciabilità dei rifiuti: a darne comunicazione l’Asca, Panorama Sanità, Libero, Il Dentale.

Sempre nella stessa giornata di venerdì, si diffonde anche la notizia dell’istruttoria aperta dall’Antitrust nei confronti della FNOMCeO, a seguito di segnalazioni provenienti da singoli professionisti, da alcune reti di studi odontoiatrici e dalla società Groupon, che “lamenta che diversi organi territoriali avrebbero esercitato forme di pressione sui medici che pubblicizzano la propria attività professionale avvalendosi dei servizi di Groupon, ottenendo la disdetta dei contratti”.

Pronta la replica del presidente della FNOMCeO, Amedeo Bianco, che arriva dal molteplice canale di Ansa, Sanità de Il Sole 24 Ore, Doctor33, Quotidiano Sanità, Dottnet.

“Chiedemmo due anni fa all’Antitrust – spiega Bianco, raggiunto dall’Ansa di dirci se un’attività pubblicitaria come quella condotta da Groupon fosse compatibile con normativa vigente e non ha mai risposto. In compenso ora ci troviamo sul banco degli imputati. Ci tuteleremo e difenderemo le nostre ragioni”.

“I casi a cui fa riferimento l’istruttoria andrebbero visti nel merito – continua Bianco –. Quel che è certo è che il codice tutela una pubblicità sana, trasparente, dignitosa e non magnificante”.

Piuttosto, a parere del Presidente, il tema da affrontare dovrebbe essere quello dei “messaggi induttori di consumi che, per quanto riguarda la salute, si trasformano spesso in rischi”.

Le dichiarazioni di Bianco all’Ansa sono poi state riprese anche da Dottnet.

“Avremmo gradito che l’Antitrust avesse prima di tutto risposto a un nostro quesito di almeno un anno e mezzo fa – specifica il Presidente con Doctor33proprio su Groupon e sulla sua discutibile “filosofia” del low cost in campo sanitario. La risposta non c’è stata ma in compenso avviamo ricevuto la notifica dell’istruttoria. Questione di stile”.

E conclude: “Difenderemo le nostre ragioni, sicuri di esercitare una funzione positiva e di tutela degli interessi dei cittadini.

Ulteriore precisazione su Quotidiano Sanità: “Il presidente Fnomceo ha tenuto a sottolineare come le preoccupazioni della Federazione siano sempre state dettate dalla “tutela delle modalità e dei contenuti con i quali pubblicizzare una materia così delicata per i cittadini. Non si è di certo mai trattato di un problema di libera concorrenza”.

Sanità de Il Sole 24 ore, accanto alle dichiarazioni di Bianco, accoglie quelle del Presidente dell’Ordine di Firenze Antonio Panti, “uno dei padri del Codice deontologico in questi mesi in via di aggiornamento”.

“Proprio le garanzie sulla salute – è il suo commento – sono il faro che deve guidare ogni forma di pubblicità. Nel corso dei miei ripetuti mandati non mi è mai capitato di sanzionare un iscritto per violazione delle regole sulla pubblicità, ma in questi tempi di crisi economica che costringono le famiglie al risparmio, e di facili promesse anche su aspetti innovativi e particolarmente delicati, come la medicina predittiva, bisogna tenere alta la guardia. Anche, perché no, potenziando proprio quell’articolo 56 che per il momento la nuova bozza di Codice lascerebbe immutato”.

Sempre Panti interviene oggi nel dibattito aperto dal sociologo e opinionista Ivan Cavicchi su Quotidiano Sanità. Argomento: le donne medico.

Attraverso Il Dentale arriva anche la risposta all’Antitrust a firma del presidente Cao, Giuseppe Renzo, che così esordisce: “La recentissima notizia dell’apertura di un’istruttoria da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato … costituisce senz’altro un momento di criticità ma può divenire un momento di chiarezza per il futuro della professione”.

“In particolare – continua Renzo – la rappresentanza odontoiatrica ritiene di poter, nella massima serenità, chiarire, eventualmente anche in contradditorio, tutti gli aspetti di questioni che da troppo tempo rendono difficile lo svolgimento delle attività di informazione e pubblicità da parte dei nostri professionisti”.

Su Il Sole 24 Ore Sanità di oggi, tre interviste a firma di Barbara Gobbi, ai presidenti delle Federazioni degli Ordini Sanitari che sono anche Senatori: Amedeo Bianco, Annalisa Silvestro (Ipasvi), Andrea Mandelli (Fofi). Ma, di questo, parleremo a breve in un Quando la Sanità “Speciale”.

“Il mio primo impegno? Mai più tagli al Sistema Sanitario Nazionale” ribadisce Amedeo Bianco. Che, insieme alla Gobbi, discute anche di blocchi del turnover, precariato, responsabilità professionale. Argomento, quest’ultimo, già affrontato in tutti i dettagli in un’intervista rilasciata a luglio, ancora disponibile sul sito.

E proprio sulla Responsabilità professionale, la Federazione è recentemente intervenuta, in più riprese, dalle pagine di Doctor33.

Se il 9 settembre Bianco aveva infatti illustrato, a tutto tondo, le richieste in materia della FNOMCeO alla politica, il 10 settembre era intervenuto sulla sicurezza degli operatori esposti a turni di lavoro prolungati, che può mettere a repentaglio anche la sicurezza dei pazienti.

Ieri, 16 settembre, ad essere intervistato è stato invece il Segretario della FNOMCeO, Luigi Conte, che ha annunciato: “Lavoriamo a una proposta di legge sulla responsabilità civile”.

Oggi, invece, tutta la questione è riassunta su Ginecologia33, che mette insieme le richieste di FNOMCeO, Cic (Collegio italiano dei Chirurghi) e Sigo (Società italiana ginecologi ospedalieri).

Ancora discussione aperta sui test di medicina. Su Adnkronos Salute interviene, venerdì, il vicepresidente della FNOMCeO, Maurizio Benato, che fa una panoramica sulla situazione europea.

“I quiz a risposta multipla – spiega – sono presenti anche in Germania, Spagna e Austria. Mentre in Francia non c’e’ il test d’ingresso, ma una forte selezione nei primi anni”.

“In questi Paesi tranne la Francia – precisa – è presente il numero chiuso e la prova a quiz, anche se con modalità che possono variare da Stato a Stato”.

Il presidente Bianco, da parte sua, aveva così ragionato anche sulle pagine de Il Corriere della Sera: “Non esistono alternative migliori, nessun altro metodo sarebbe perfetto. Forse si potrebbe pensare a un incrocio di prove differenziate.

Mentre Antonio Panti, dalla Cronaca di Firenze de La Repubblica, intervistato da Michele Bocci, sosteneva che, in futuro, “ci sarà sempre meno bisogno di medici”, innescando il dibattito tra i colleghi.

Infine, segnaliamo due articoli che, pur non promossi direttamente dall’Ufficio Stampa, riguardano da vicino l’attività della FNOMCeO.

Alla Cybermedicine era infatti dedicata la prima pagina de La Repubblica di ieri, che “strillava” l’articolo di pagina 27: “Sei malato? Il medico ti visita via webcam”.

È stato infatti inaugurato il primo Portale in Italia che eroga visite mediche via webcam. L’articolo riporta stralci di un report interno del ministero della Salute sulle nuove modalità di diagnosi e le loro possibili conseguenze.

“Perché il medico non è dirigente”: lo illustra, alla luce della normativa più o meno recente, Il Sole 24 Ore Sanità, a pagina 26 del numero che va dal 10 al 16 settembre.

Secondo il parere dell’avvocato Stefano Simonetti, autore dell’articolo, troppe sono le “contraddizioni, dalla trasparenza, all’inconferibilità fino alla questione dei riposi”. Per i medici, in altre parole, “Organizzazione, inquadramento e orario di lavoro non seguono le regole dei manager Pa”.

L’interrogativo se i medici siano o no dirigenti è stato infatti più volte sollevato dalla recente normativa.

Riportiamo l’incipit dell’articolo, che, per l’importanza che riveste, alleghiamo in versione integrale: “Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad alcuni eventi che stimolano una riflessione sul ruolo dirigenziale dei medici. Una norma contenuta nel recente decreto legislativo 33/2013 sulla trasparenza degli stipendi dei dirigenti, la nota di richiamo all’Italia da parte della Commissione europea in tema di orari e riposi dei medici e l’interpretazione della Civit sulla nuova normativa dettata dal Dlgs 39/2013 in tema di incompatibilità”.

Autore: Redazione FNOMCeO

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