Quando la Sanità fa… spot: medici e dentisti a tutela della buona pubblicità

Pubblicità aggressiva, spesso falsata e fuorviante, per attrarre pazienti sempre più trattati come puri “consumatori” di prestazioni sanitarie. Questo avviene soprattutto in ambito odontoiatrico, dove “vacanze gratuite” e “prezzi imbattibili” sono la faccia preoccupante di un mercato dove la qualità della prestazione non è sempre garantita.

Su queste tematiche la CAO di Padova ha svolto un importante lavoro di riflessione e di coinvolgimento, arrivando a proporre un evento per questi prossimi giorni, al quale parteciperà anche il presidente della CAO nazionale, Giuseppe Renzo. Dall’assemblea scaturiranno le linee guida per una corretta divulgazione dell’informazione sanitaria utili a tutelare il paziente, contrastare fenomeni distorsivi, evitare la deriva del sistema alla luce dell’evoluzione normativa e del processo di liberalizzazione della pubblicità di natura sanitaria.

Appuntamento a Padova il prossimo 12 ottobre, dunque, dove si terrà il Convegno "Pubblicità sanitaria o commercio della Professione?" (ore 9, Accademia Galileiana di Scienze Lettere e Arti, 7) organizzato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Padova, presieduto dal dottor Maurizio Benato, insieme alla CAO, presieduta dal dottor Ferruccio Berto. Con quest’ultimo abbiamo dialogato per presentare ai lettori del portale FNOMCeO la portata del dibattito in corso.

Dottor Berto, a Padova verrà steso un vademecum nazionale per una corretta pubblicità sanitaria che sia autentico “progresso”; se ne sentiva dunque la mancanza?
Tutti i giorni siamo spettatori di un “far west” sulla pubblicità sanitaria, pur essendo chiara la normativa che prevede una pubblicità non comparativa e non tendente al mero accaparramento della clientela (o meglio della “pazientela”), ma una pubblicità che deve piuttosto essere nei contenuti e nella forma guidata dai principi di correttezza informativa e dal decoro professionale.

Il Codice Deontologico dei medici e odontoiatri italiani parla chiaro su questo argomento….
Certamente. L’articolo 56 del Codice prevede che “l’informazione” possa consentire ai cittadini una libera e consapevole scelta dei servizi offerti dal professionista. Ben si capisce quindi l’esigenza di evitare slogan che andrebbero a distorcere la stessa legge sulla pubblicità sanitaria. Oggigiorno ascoltiamo “grida” che offrono sconti o promozioni: oltre a svilire la professione non vanno a fornire una corretta informazione al cittadino. Assistiamo all’offerta di visite gratuite come esca, quando noi tutti dovremmo esser consci che la visita è il momento più importante della professione medica, che raccoglie in sè la massima espressione del nostro sapere professionale. Viene usato anche il patrocinio a favore di aziende a scopi promozionali, anche questo in assoluto contrasto con il Codice Deontologico.

Per quel che riguarda l’informazione con “ogni mezzo” deve sempre far fede il principio del decoro professionale. Ecco che l’Ordine dei Medici e Odontoiatri deve quindi farsi garante come, da suo mandato, della tutela della salute del cittadino e questo non può trascendere dalla tutela del decoro della professione. Attualmente è così?
Benvenga la pubblicità sanitaria come servizio informativo per il cittadino e non come semplice strumento d’accaparramento di clientela / pazientela. Riteniamo inoltre che il medico debba sempre più impegnarsi a dare servizi all’utente, riappropriandosi quindi della professione e lasciando queste speculazioni ai pubblicitari e a chi vende un prodotto che non sia la salute.

Il workshop che proponete a Padova intende approfondire lo scenario entro cui si sviluppa la pubblicità in ambito sanitario con particolare riferimento al settore medico e odontoiatrico, analizzando gli aspetti giuridici e deontologici che regolano la divulgazione dell’informazione sanitaria alla cittadinanza, gli organi preposti al controllo delle normative e le eventuali sanzioni previste dal mancato rispetto delle regole.
Vogliamo collegialmente dibattere in merito alle mutate esigenze della professione tenendo in primaria considerazione le aspettative degli utenti e la sempre più dinamica offerta di metodologie promozionali proposte dagli organi d’informazione. Tutto questo fornendo al medico e all’odontoiatra una visione estesa a tutte le dimensioni della tematica riguardante la pubblicità sanitaria e offrendo linee guida condivise, ragionate, efficaci e puntuali da poter utilizzare per la diffusione di un’informazione corretta e rispettosa della normativa.

Autore: Redazione FNOMCeO

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