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Residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti, pubblicato il report del Ministero della Salute: risultati positivi e consumatore adeguatamente protetto

Il controllo ufficiale sui residui dei prodotti fitosanitari negli alimenti, che si propone di prevenire i rischi per la salute pubblica, proteggere gli interessi dei consumatori e assicurare la lealtà delle transazioni commerciali, è una delle priorità sanitarie più rilevanti nell’ambito della sicurezza alimentare.

A coordinare e definire i programmi di controllo – previsti dai regolamenti 882/2004 e 396/2005 – è la Direzione Generale per l’Igiene e la Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione del Ministero della Salute, che ha da pochi giorni pubblicato il report “Controllo ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari negli alimenti – risultati in Italia per l’anno 2016”. Il documento mette in evidenza le elaborazioni relative ai risultati dei controlli dei residui di pesticidi negli alimenti relativamente all’anno 2016 e, in particolare, nell’ortofrutta, i cereali, alcuni prodotti trasformati (quali olio e vino), costituenti importanti della dieta italiana e mediterranea, i baby food e alcuni alimenti di origine animale.

L’analisi ha riguardato 11.263 campioni di alimenti; di questi, solo 92 sono risultati superiori ai limiti massimi consentiti dalla normativa vigente, con una percentuale di irregolarità pari allo 0,8%. Nello specifico, i baby food e il vino non hanno presentato alcuna irregolarità (solo un campione di baby food ha presentato residui al di sotto dei limiti massimi consentiti), mentre nella frutta, negli ortaggi, nei cereali e negli altri prodotti, la percentuale d’irregolarità è risultata essere minore rispetto all’anno precedente.

In generale, i risultati mostrano un livello adeguato di protezione del consumatore ed evidenziano la presenza di irregolarità al di sotto della media europea (1,6%). 

Fonte:

Ministero della Salute

Autore: Redazione

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