• Home
  • Archivio
  • Rimini/1: Giancarlo Aulizio e le sorti dei professionalismi in Sanità

Rimini/1: Giancarlo Aulizio e le sorti dei professionalismi in Sanità

Riflettori accesi su Rimini dove, il 14 maggio – presso l’Hotel Le Meridien – si terrà il Convegno Nazionale FNOMCeO: “Medici e Professioni Sanitarie. Quali autonomie, quali responsabilità?”. Si definirà lo stato dell’arte e si indagherà la possibile evoluzione dei “professionalismi in sanità”. Ancora: si ipotizzerà come trovare – nell’interesse del paziente – un punto di equilibrio tra il riconoscimento delle competenze da attribuire alle nuove professioni sanitarie e la garanzia delle competenze che, invece, devono rimanere di esclusivo ambito medico, in quanto atti fondanti della professione.

Per discutere di questi delicati argomenti, a Rimini, saranno presenti, oltre ai rappresentanti della FNOMCeO, dei principali Sindacati Medici, delle Professioni Sanitarie (Infermieri, Ostetriche, Psicologi, Fisioterapisti), anche Giuristi, Sociologi, Epidemiologi, Bioeticisti, responsabili del Ministero della Salute, dell’Agenas, delle ASL.

L’evento è organizzato dagli Ordini di Rimini, di Forlì-Cesena e di Ravenna, che, per l’occasione, hanno, per la prima volta, unito le loro forze. L’Ufficio Stampa ha dunque chiesto alcune anticipazioni ai rispettivi presidenti: Maurizio Grossi, Giancarlo Aulizio, Stefano Falcinelli.

Cominciamo con Giancarlo Aulizio, presidente di Forlì Cesena.

Presidente Aulizio, a lei è stata affidata la Prima Sessione, “Le sorti dei professionalismi in Sanità”. Quali sono, a suo avviso, gli ambiti dei professionalismi medici e di quelli sanitari, e come far sì che gli uni non interferiscano con gli altri, ma anzi si integrino e potenzino in una sinergia virtuosa?
Credo che la risposta a questa domanda stia nella chiara distribuzione dei ruoli e dei compiti tra i diversi operatori che concorrono, insieme, a migliorare la Sanità nel suo complesso, in modo tale che solo i risultati positivi di questa collaborazione ricadano sui cittadini.
È curioso che, nel centenario della fondazione degli Ordini, siamo ancora ad interrogarci su quali siano le modalità migliori perché attività professionali, diverse ma convergenti, si integrino al meglio; forse ciò è in parte dovuto al ritardo con cui si arriva a definire l’atto medico che resta, a mio avviso, il momento fondamentale di ogni prestazione di cura.

E quali sono, nel dettaglio, queste modalità?
Gli studi, con la formazione pre e post laurea, pongono in carico al medico la responsabilità della diagnosi, della terapia e della certificazione di quanto appurato, responsabilità sancita dalle leggi e dal Codice, garantita dagli Ordini attraverso il controllo della veridicità dei titoli dei professionisti abilitati e, quindi, fatta ricadere sul medico a livello sia penale, sia civile sia deontologico.

Cosa accade, invece, per le altre professioni sanitarie?
Altre professioni, vecchie e nuove, si affacciano sulla scena: ad alcune sono richieste prestazioni ai limiti del loro mansionario. In questi casi è opportuno che vengano chiariti nel modo migliore gli ambiti di competenza, in modo tale che ognuno sappia che l’atto sanitario che sta eseguendo, se non sarà effettuato correttamente, avrà per lui delle conseguenze.

Quindi, a suo parere, non è sufficiente definire l’atto medico?
Esattamente: con l’atto medico, anche l’atto sanitario infermieristico, ostetrico, psicologico, etc hanno bisogno di essere definiti chiaramente, perché non si corra il rischio di affidare ad alcuni prestazioni che sono nella competenza di altri.

Con quali conseguenze?
È possibile che di fronte ai maggiori budget richiesti per la Sanità (visto l’invecchiamento, le nuove tecnologie, i nuovi farmaci, etc) si ritenga di ridurre i costi affidando a professionisti meno “onerosi” per il SSN compiti di più alta responsabilità. Questo, però, finirebbe per abbassare il livello della prestazione, con maggiori rischi per il cittadino.
In questo senso l’appuntamento romagnolo della Fnomceo è davvero importante perché affronta, nell’ambito della sanità, non un tema ma il tema oggi sul tappeto.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.