"Non si può morire perché non si usa il farmaco appropriato. E ancora più grave è quando, a morire, è un bambino".
Con queste parole ha esordito Roberta Chersevani, nella lunga intervista rilasciata a Gerardo D’Amico per Rainews24, all’indomani della morte, nell’ospedale Salesi di Ancona, del piccolo Francesco, sottratto alle cure che avrebbero potuto salvarlo perché i genitori e il medico avrebbero preferito applicare l’omeopatia.
E proprio il divieto di "sottrarre la persona assistita a trattamenti scientificamente fondati e di comprovata efficacia" è al centro dell’Articolo 15 del Codice di Deontologia Medica, dedicato alle Medicine Non Convenzionali e più restrittivo che nelle precedenti edizioni.
Lo ha ricordato Chersevani, che ha, d’altra parte, invitato a non ignorare una realtà che conta, solo in Italia, circa 20mila medici e che viene scelta da molti cittadini. Diverso l’atteggiamento contro le false cure, da Di Bella a Stamina, che vanno sempre e fermamente condannate e osteggiate. E sulla proposta, che circola in queste ore, di far uscire gli omeopatici dalle farmacie per venderli come alimenti nei supermercati, è arrivato, dal Presidente un netto ‘no’, perché "almeno, in farmacia, il cittadino è visto da un professionista e non rischia di sottovalutare patologie importanti".
L’intervista andrà in onda domani ore 13:30 e 21:30 giovedì ore 14:30 domenica ore 16:30.
Domani verrà resa disponibile sul sito rai www.rainews.it
Autore: Redazione FNOMCeO