SALUTE PUBBLICA E IMMIGRATI: ATTENZIONE ALL’EMENDAMENTO 39

 


COMUNICATO STAMPA


 


UN DECRETO RISCHIA DI INNESCARE EFFETTI PERVERSI SULLA SALUTE PUBBLICA


Riunito oggi a Roma il Comitato Centrale della FNOMCeO lancia un allarme al Parlamento


 


Il pericolo è concreto: i medici delle strutture sanitarie potrebbero essere costretti a denunciare alle autorità competenti gli stranieri irregolari che vi ricorrono, con tutti gli effetti devastanti sul piano della salute pubblica, oltre che su quello deontologico.


 


E’ stato infatti ripresentato in Aula l’emendamento che prevede  per i medici l’obbligo di segnalare l’eventuale presenza di pazienti stranieri irregolari.



“Esprimo forte rammarico, e con me tutto il Comitato Centrale”
ha detto il presidente  Amedeo Bianco durante i lavori odierni dell’Organo deliberante della FNOMCeO – riguardo alla riproposizione in Aula, in sede di discussione del pacchetto di sicurezza DDL n. 733, dell’emendamento n. 39.06, sul quale già abbiamo dichiarato, quali medici e odontoiatri, il nostro deciso dissenso, basato su ragioni concrete e attuali che sono fondate sui principi della nostra Carta Costituzionale, che tutela la salute come fondamentale diritto dell?individuo e  interesse della collettività”.



“Avevamo già sottolineato,  al pari di numerose altre componenti associative professionali e civili, –
ha ribadito Bianco il rischio che simili provvedimenti verrebbero a determinare situazioni di clandestinità sanitaria, aggravando patologie e favorendo lo sviluppo e la diffusione di malattie infettive (tubercolosi, malattie a trasmissione sessuale, etc)”.


 


Il pericolo, infatti, è di rendere ulteriormente invisibile una popolazione che per paura di essere denunciata non utilizzerebbe il servizio sanitario pubblico, diffondendo così eventuali malattie trasmissibili o creando dei “percorsi sanitari clandestini”. Il provvedimento, quindi, è ritenuto dai camici bianchi dannoso e pericoloso. Questa norma statuale, è stato affermato durante i lavori del Comitato Centrale, determinerebbe inoltre “disorientamento, conflitto tra scienza e coscienza dei professionisti medici e lesione di quei principi etico-deontologici di assistenza e tutela dei soggetti deboli che costituiscono la struttura fondamentale dell?esercizio professionale medico”.



Il Comitato Centrale della Federazione ha quindi lanciato il seguente appello al Parlamento:


Quali medici riconfermiamo il nostro appello affinché il Parlamento non compia un passo che rischia di concretizzare un elemento di squilibrio sociale, favorendo forme di discriminazione e selezione diretta o indiretta tra individui e minando alla base quel rapporto di fiducia che deve legare tutti i soggetti sociali che sono parte dell?intera comunità. E’ necessario invece impostare una seria politica di regolarizzazione del fenomeno delle migrazioni” ha concluso Bianco”, che non può prescindere dai principi universali di equità, solidarietà e giustizia”.


 




 


Con cortese preghiera di pubblicazione


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Comunicato  del 21.11.08

Autore: Redazione FNOMCeO

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