La Società Italiana di Nefrologia (SIN), oltre a manifestare la sua vicinanza e sostegno alla popolazione della Repubblica Ucraina, vuole rappresentare la sua preoccupazione per quelle che sono le attese conseguenze sanitarie sui pazienti nefropatici ucraini e in particolare di quelli che necessitano di un trattamento dialitico, nell’attuale situazione di guerra.
Come è noto, i pazienti in trattamento dialitico devono sottoporsi alle sedute depurative 2-3 volte la settimana, secondo un rigido calendario. I Colleghi che operano in Ucraina nei centri di Nefrologia e Dialisi ci hanno trasmesso la loro preoccupazione per l’impossibilità di assicurare a tutti questi pazienti il trattamento dialitico.
Purtroppo, in situazioni di guerra è la popolazione civile e in particolare i soggetti più fragili a soffrire le conseguenze peggiori.
La SIN comunica la completa disponibilità dei nefrologi italiani a fornire il necessario supporto ai colleghi nefrologi dell’Ucraina, rendendosi inoltre disponibili ad erogare tutte le prestazioni necessarie per garantire le cure indispensabili per assicurare la sopravvivenza dei pazienti ucraini in trattamento dialitico, secondo le modalità organizzative e logistiche che Voi riterrete di suggerire.
Autore: Redazione
