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Società. Povero il 20 per cento dei bambini dei paesi ricchi

L’ultima Report Card dell’Unicef-Centro di Ricerca Innocenti di Firenze lancia un vero e proprio grido d’allarme per la situazione dell’infanzia nei Paesi ricchi: il 20% dei bambini vive in povertà, uno su otto non è alimentato in maniera corretta e il 10 % dei bambini vive in famiglie dove tutti gli adulti sono disoccupati.

Se poi l’orizzonte dell’indagine si sposta tra i giovani, il panorama globale ci dice che, nella fascia d’età fra i 15 e i 19 anni, un ragazzo su tredici non lavora, non studia e non segue un programma di formazione. Difficile quindi stupirsi se nel 2012, il suicidio è stato la principale causa di morte tra i giovani sempre in questa fascia d’età: più precisamente la decisione di mettere fine alla propria vita è stata la causa del 17,6% di tutti i decessi.

Sono cifre che mettono i  brividi, anche perché conosciute soltanto dagli addetti ai lavori: un’altra delle storture che caratterizza l’abusata definizione di “Villaggio Globale”, con la quale identifichiamo il Mondo.

“Costruire il futuro – I bambini e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile nei paesi ricchi” è il primo rapporto che valuta le condizioni dei bambini in 41 Paesi ad alto reddito. Esso valuta gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), identificati come i più importanti per il loro benessere e non vuole essere soltanto una denuncia.
L’indagine può divenire il primo passo per un’inversione di tendenza a livello globale dell’atteggiamento che il mondo dell’opulenza ha verso i bambini e i ragazzi.

Nella Report Card dell’Unicef, Centro di Ricerca Innocenti di Firenze, si trova infatti anche la classifica dei Paesi in base alla situazione in cui vivono i bambini e i ragazzi e i programmi  che le economie avanzate hanno messo a punto per migliorare il livello di vita della popolazione di questa fascia d’età.

Un’efficace sintesi delle oltre cinquanta pagine fitte di dati che caratterizzano questa Report Card è scaricabile dal sito di Unicef-Italia.

Acquisire questi dati è importante perché “La Report Card 14 è un campanello d’allarme, che ci ricorda che anche nei Paesi ad alto reddito il progresso non va a beneficio di tutti i bambini” sottolinea Sarah Cook, direttrice del Centro di Ricerca dell’UNICEF Innocenti.

“Redditi più alti non portano automaticamente a condizioni migliori per tutti i bambini, possono anzi aggravare le disparità. I Governi di tutti i Paesi devono agire per assicurare che le differenze vengano ridotte e che si effettuino progressi per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile per i bambini”.

Fonti:
http://www.unicef.it/Allegati/Costruire_il_futuro.pdf
https://www.unicef.it/doc/7633/nei-paesi-ricchi-povero-un-bambino-su-5.htm

(Da l’Audio In Rete progetto dell’Omceo di Torino ascolta qui)

Autore: Redazione FNOMCeO

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