Sovraffollamento dei servizi di pronto soccorso

Interrogazione e risposta scritta del Governo – Sul sovraffollamento dei servizi di pronto soccorso – Nell’interrogazione si rileva che l’ANAAO-ASSOMED ha denunciato lo stato di grande sofferenza strutturale e organizzativa in cui versano gran parte dei pronto soccorso in tutta Italia; notizie recenti e numerose testimonianze fotografiche apparse sul web evidenziano situazioni di sovraffollamento e di carenze che sono fonti di disagio per chi si reca nei pronto soccorso. Si chiede quali iniziative di competenza, in collaborazione con le regioni, intenda assumere il Ministro della Salute  in merito a quanto esposto. Risponde all’interrogazione il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che sottolinea che il problema del sovraffollamento dei servizi di pronto soccorso è da attribuire a diverse cause, tra le quali si evidenzia soprattutto la mancata individuazione e definizione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA), la carenza di posti letto in strutture intermedie territoriali o a bassa intensità assistenziale, verso cui indirizzare i pazienti dopo l’accesso, nonché l’assenza di coordinamento tra ospedale e servizi territoriali. Con specifico riguardo alla tematica in esame, allo stato attuale sono in fase di valutazione le proposte di linee guida elaborate dal Tavolo di lavoro per la funzione di triage e di osservazione breve intensiva, che ha visto il coinvolgimento sia delle regioni che delle società scientifiche di settore, oltre che di questo Ministero. Evidenzia infine che con il Patto della salute per il 2014-2016, approvato in Conferenza Stato-Regioni il 10 luglio 2014, nell’ambito del riordino delle cure primarie, sono state rese obbligatorie le forme aggregative mono-professionale e multi-professionale (aggregazioni funzionali territoriali – AFT e le unità complesse di cure primarie – UCCP), che permetteranno l’integrazione ed il coordinamento operativo tra i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e gli specialisti ambulatoriali, assicurando in tal modo un’adeguata offerta sanitaria sul territorio che potrà ridurre la deospedalizzazione ma anche evitare il ricorso ai servizi di emergenza. Resta, comunque, sempre all’attenzione del Ministero della salute la ricerca di ulteriori soluzioni per contenere il fenomeno del sovraffollamento dei Pronto soccorso, da intraprendere anche in accordo con le regioni

Autore: Marcello Fontana - Ufficio Legislativo FNOMCeO

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