Dal "caso Wakefield", l’ex medico britannico che in un articolo del 1998 ipotizzò un legame tra vaccinazione contro il morbillo e autismo, alle recenti indagini della procura di Trani: l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e la redazione di Epicentro, il portale di epidemiologia dell’ISS, negli anni hanno raccolto e commentato i fatti di cronaca in tema di vaccini e autismo. L’obiettivo: contrastare la diffusione di un’informazione scorretta e potenzialmente pericolosa per tutta la popolazione.
«Oggi le informazioni sono molto amplificate e per i cittadini (e non solo) è sempre più difficile riconoscere la credibilità e la veridicità di una notizia. – scrive al proposito Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto superiore di sanità (ISS) – Quello che ciascuno di noi tende a fare su temi non familiari è una sorta di “personale valutazione statistica” che tiene conto del clamore sollevato da una parte o dall’altra. Ma questo spesso ci porta a valutazioni e conclusioni sbagliate, perché non sempre chi fa più rumore ha gli argomenti migliori. Inoltre dopo il clamore di un certo periodo subentra, soprattutto per i non addetti ai lavori, una sorta di saturazione, di disinteresse, che non facilita la comunicazione di eventuali chiarimenti conclusivi» (vedi).
Per ripercorrere le varie tappe della vicenda, con tutti gli approfondimenti del caso, proponiamo in (ri)lettura la pagina che raccoglie gli interventi pubblicati dall’ISS a partire dal 2009, a questo link.
Autore: Redazione FNOMCeO