Un evento dell’Iss

Per il tema particolarmente delicato e senza dubbio di grande attualità, oltre che per la cura con la quale vengono evidenziate tutte le problematiche dell’assistenza sanitaria alla persona gravemente ammalata, desideriamo segnalare il Convegno, organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità dal titolo: “…ed io avrò cura di te. Aspetti multidisciplinari nell’assistenza al malato a prognosi severa”, che avrà luogo a Roma il prossimo 27 febbraio presso l’Aula Pocchiari dell’I.I.S.


Di seguito una sintesi della nota sull’evento,  inviata dall’Istituto.


Per informazioni vedere il sito www.iss.it o http://www.iss.it/farm alla sezione Convegni.


 


ROMA, 27 febbraio 2008, Istituto Superiore di Sanità.
Problematiche dell’assistenza sanitaria per la persona gravemente malata, cure palliative e terapie non convenzionali di Andrea Geraci, Dipartimento del Farmaco, Istituto Superiore di Sanità  Si svolgerà a Roma, il prossimo 27 febbraio presso l’Aula Pocchiari dell’Istituto Superiore di Sanità il Convegno dal titolo “.ed io avrò cura di te.” Aspetti multidisciplinari nell’assistenza al malato a prognosi severa, Per informazioni vedere il sito www.iss.it o http://www.iss.it/farm  alla sezione Convegni.


Qualche decennio fa in Italia il malato grave poteva essere assistito dai membri della famiglia spesso numerosa e di tipo patriarcale e grazie al sacrificio del perenne nubilato di qualche donna della famiglia, si riuscivano a gestire delle situazioni veramente difficili. Oggi la realtà sociale è molto cambiata: stiamo diventando una popolazione di “anziani”  senza figli disponibili per l’assistenza.


Essere curati a casa per malattie gravi diventa quasi impossibile, mentre l’ospedalizzazione fa impennare i costi economici. Un rimedio a questo stato di cose lo offre l’hospice, una struttura che sta a metà tra l’ospedale e la casa del paziente, gestisce spesso anche l’assistenza domiciliare e quindi prende in carico in maniera globale la persona che soffre, grazie ad una equipe di medici, assistenti, volontari, psicologi, infermieri. Altro esempio di assistenza a 360 gradi sono le case-famiglia nell’esperienza delle persone sieropositive. Considerate queste problematiche unite al progressivo invecchiamento della popolazione che implica un’assistenza adeguata, (che in una vecchia famiglia patriarcale veniva espletata dai familiari), oggi tutto ciò necessita di una programmazione sanitaria che vada incontro ai bisogni della persona e non faccia andare in tilt l’economia sanitaria. Qui il politico dovrà fare la sua parte. Questo incontro cercherà di sensibilizzare quante più persone sulla problematica dell’assistenza sanitaria che rifletta le reali esigenze del malato, dei suoi familiari e amici. Le tante associazioni dei pazienti, istituzioni come il nostro Istituto, il Ministero della Salute, l’Agenzia Italiana del Farmaco, le Regioni, l’intera classe degli operatori sanitari, sono oggi più che mai sensibili alla questione della qualità della vita e alla centralità del malato.

Autore: Redazione FNOMCeO

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