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Vaccini, donne medico, turismo dentale: la Fnomceo oggi su tutti i giornali


“L’Ordine dei medici processa il paladino del no ai vaccini”
titola oggi la prima pagina della Cronaca di Milano dell’Edizione meneghina de Il Corriere della Sera. E, per la sua inchiesta sulla notizia dell’apertura di un procedimento disciplinare di un epidemiologo noto per le sue posizioni contrarie ai vaccini, la giornalista Simonetta Ravizza ha voluto intervistare il presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani.

“Non sono più solo dichiarazioni, arrivano i fatti
– è l’incipit dell’articolo, che potete leggere in versione integrale sul sito de Il Corriere o, per quanto riguarda il cartaceo, in allegato  -.  Venerdì l’Ordine dei Medici apre a Milano uno dei primi processi in Italia contro uno dei dottori simbolo della battaglia no vax, Dario Miedico, epidemiologo molto attivo nel Comilva, il Coordinamento del movimento italiano per la libertà di vaccinazione e la tutela dei diritti dei danneggiati da vaccino. «In seguito alla comparsa su organi di informazione di sue dichiarazioni relative alla terapia vaccinale e alla segnalazione pervenutaci dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), è invitato a presentarsi alla sede dell’Ordine il 27 gennaio alle 12 — scrive il presidente Roberto Carlo Rossi — per conferire con me».
La segnalazione contro Miedico parte dalla Fnomceo lo scorso 14 dicembre. La presidente, Roberta Chersevani, porta all’attenzione un video pubblicato su YouTube (con il titolo «Prima giornata nazionale contro l’obbligo vaccinale»). È il resoconto dell’evento organizzato da Colors Radio. Tra i protagonisti, lo stesso Miedico, che ricorda le difficoltà nel riconoscere dopo un certo periodo di tempo i danni da vaccino sui bambini: «I danneggiati dunque — la sua conclusione — sono molto di più dei casi denunciati». Chersevani non ci sta: «Sono affermazioni che si commentano da sole». Nel fascicolo aperto contro il medico no vax sono allegate anche interviste con dichiarazioni del tipo: «Non vi è alcuna garanzia che i vaccini svolgano effettivamente la loro funzione, ma il rischio vero è che chi si è vaccinato si consideri immune anche quando in realtà potrebbe non esserlo» oppure «Malattie terribili come la peste, la lebbra, il vaiolo, ma anche la malaria e il colera in Italia, sono scomparse senza che per alcune di esse sia mai stato utilizzato un vaccino». Dichiarazioni evidentemente troppo forti — e considerate scientificamente false — per passare inosservate. Del resto, dallo scorso luglio la Fnomceo si è mobilitata con forza contro i medici che sconsigliano i vaccini. «La disinformazione — ricorda Chersevani — sta minando alla base il principio di sicurezza dei cittadini». Di qui la decisione di appellarsi agli articoli 15 e 55 del Codice deontologico («Il medico non deve sottrarre la persona assistita a trattamenti di comprovata efficacia» e «Il medico promuove e attua un’informazione sanitaria accessibile, trasparente, rigorosa e prudente, fondata sulle conoscenze scientifiche acquisite e non divulga notizie che alimentino aspettative o timori infondati»). La sanzione per il medico può andare dall’ammonimento alla radiazione”. Il seguito, nell’articolo allegato.

“Speriamo che sia femmina”, titola invece Salute di Repubblica. L’inserto apre infatti con due pagine d’inchiesta su quella che il quotidiano battezza la “Sanità di Genere”, cioè la professione medica declinata al femminile.
Ma cosa è successo? Uno studio Usa, appena pubblicato su Jama, e condotto su oltre un milione e mezzo di over 65, dimostrerebbe che chi è seguito da un medico donna ha un minor tasso di mortalità e di ri-ospedalizzazione. Da questa constatazione parte un’indagine sul territorio italiano: quante sono oggi le donne medico? E che specialità scelgono? Per condurla, Repubblica ha utilizzato i dati elaborati dal Ced della Fnomceo.

Turismo dentale. Cao diffida la società Travel to dentist: “Grave parlare di bugie dei dentisti italianititola invece Quotidiano Sanità. Che dà notizia della lettera di diffida inviata dal presidente della Cao nazionale, Giuseppe Renzo, a una società moldava di turismo dentale, per richiedere la ritrattazione di un articolo pubblicitario apparso sul loro sito e contenente affermazioni che recano “grave offesa alla reputazione di un’intera professione che conta oltre 60.000 iscritti in Italia che svolgono in modo corretto e inappuntabile la loro attività". Renzo chiede la cancellazione dell’articolo entro 7 giorni. In caso contrario "sarà proposta querela per diffamazione". A questo link l’articolo. 

Autore: Redazione FNOMCeO

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