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Carenza medici, Amsi e Uniti per Unire: “Grazie al Presidente Sileri per l’apertura coraggiosa alla nostra proposta sui concorsi e medici stranieri”

Foad Aodi: “Ormai non possiamo rimandare, urgono soluzioni e 10 mila medici all’anno da sostituire”

Si è svolto il 02.07 l’incontro tra il presidente della Commissione Sanità del Senato Pierpaolo Sileri e una delegazione congiunta di AMSI (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia) e il Movimento Uniti per Unire presso la sede della stessa Commisione presso il Senato.

Di nuovo al centro dell’agenda vi è la carenza di medici specialisti.
“Non mi stancherò mai di sottolineare l’importanza del personale umano, valorizzandone l’azione quotidiana, rendendo così il sistema sanitario nazionale più attrattivo. È necessario contrastare la “fuga” dei medici, difendendone la figura. I medici sono spesso ingiustamente accusati, e bisogna ridurre il ricorso alla medicina difensiva, costo inutile e passivo che grava su tutti.
Bene invece aumentare le borse per i medici di formazione specialistica che, tuttavia, a mio avviso, dovranno essere aumentate a 10 mila, o possibilmente a 12 mila, considerando il numero dei laureati attesi nel 2020, tramite la futura corretta ed adeguata programmazione, modulando i numeri a seconda delle esigenze. Nel frattempo è, a mio avviso, essenziale utilizzare le risorse presenti nel territorio nazionale, come ad esempio i medici stranieri che già prestano la loro opera, e che potrebbero essere impiegati nel nostro SSN purché abbiano non meno di 5 anni di esperienza” così ha dichiarato alla fine dell’incontro Il Presidente Pierpaolo Sileri.

Da parte sua Foad Aodi, Presidente Amsi e Uniti per unire, nonché membro della commissione salute della FNOMCEO, ha ringraziato per l’incontro e l’impegno mantenuto nell’ascoltare e farsi promotore delle nostre proposte a favore di tutti e a riguardo dei concorsi per i medici stranieri, in un momento in cui ai concorsi non si presenta nessuno, ricordando che “10 mila medici all’anno dovranno essere sostituiti, sia nel pubblico che nel privato. Per questo è urgente trovare soluzioni immediate e programmarne altre entro il 2030, combattendo la fuga all’estero, la fuga dei medici stranieri e per dare serenità e incentivi a tutti i medici e professionisti della sanità italiana e di origine straniera in Italia, che sono i meno pagati: oltre il 25% è sottopagato o viene pagato in ritardo, percependo il compenso solo dopo il pagamento delle assicurazioni. Sono questi dei dati che, purtroppo, incentivano la fuga all’estero”.

Infine Amsi e Uniti per Unire fanno gli auguri a tutti i partecipanti al concorso del 02.07 per la specializzazione, augurando a tutti di rimanere in Italia, indipendentemente dai risultati. Lo stesso vale per i colleghi stranieri che hanno dovuto fare due prove sia per il certificato in lingua italiana che per il concorso per la specializzazione. In questo modo sono stati gravemente penalizzati nel tempo a loro disposizione.

Ufficio Stampa Amsi e Uniti per Unire

Autore: Redazione

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