L’indagine, condotta in collaborazione tra Slow edicine e Federazione
nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri negli
ultimi mesi del 2015, si è basata sul questionario impiegato da ABIM
Foundation presso i medici USA nel 2014 e si è avvalsa della
pubblicazione online del questionario sul sito FNOMCeO e della adesione
volontaria dei medici alla compilazione. Hanno iniziato il questionario
4.263 medici, e 3.688 l’hanno completato. Dai primi risultati emerge che i medici italiani sono in generale molto consapevoli del fenomeno del sovrautilizzo di esami diagnostici e trattamenti: per il 93% dei medici rispondenti la frequenza di test, trattamenti e procedure non necessari rappresenta un problema molto o abbastanza serio e il 44% dichiara di ricevere dai pazienti richieste di esami e trattamenti non necessari almeno ogni giorno o più volte la settimana.
I pazienti italiani seguono in buona percentuale i suggerimenti del medico: il 66% dei medici rispondenti afferma che i pazienti seguono sempre, quasi sempre o spesso il consiglio di evitare test, trattamenti o procedure non necessari.
La maggioranza di medici rispondenti (63%) si sente molto responsabile della corretta informazione del paziente al fine di evitare test, trattamenti e procedure non necessari, e il 79% ritiene che il medico sia la figura con il ruolo più adatto per affrontare il problema di test, trattamenti e procedure non necessari, distanziando di gran lunga altre istituzioni: solo per il 7% lo hanno le aziende sanitarie, per il 5% il legislatore o il governo, sempre per il 5% le società scientifiche.
Infine, i medici rispondenti indicano tra gli strumenti utili a ridurre la prescrizione di esami e trattamenti non necessari: avere più tempo a disposizione per discutere con il paziente le varie opzioni (88%), poter disporre di materiale informativo evidence based preparato per i pazienti (84%), e a seguire la riforma della legge sulla responsabilità del medico (83%) e la modifica del sistema di remunerazione/sanzione (60%).
In conclusione, dai primi risultati dell’indagine emerge tra i medici italiani che hanno risposto al questionario la piena consapevolezza del fenomeno della prescrizione di esami e trattamenti non necessari e del fatto che il medico abbia in assoluto il ruolo più adatto per affrontare il problema. A questo fine vengono indicate come prioritarie l’esigenza di una maggior sicurezza per fronteggiare il fenomeno, che sembra indicare l’opportunità di iniziative di informazione e formazione sul tema, e la necessità di avere più tempo da dedicare alla relazione con il paziente e di padroneggiare gli strumenti della comunicazione.
Sandra Vernero
Vicepresidente di Slow Medicine
Guido Giustetto
Presidente Ordine dei Medici di Torino e Consigliere FNOMCeO
(Fonte: Quotidiano Sanità)
In allegato le slides dell’intervento alla III Conferenza Nazionale della professione, Rimini, 19-21 maggio 2016
Autore: Redazione FNOMCeO