Ferruccio Fazio: riforma Ordini, l’iter sarà avviato al Senato

Roma, Residenza di Ripetta, 27 ottobre 2010. La FNOMCeO conclude un lungo ciclo di incontri, di iniziative, di eventi per celebrare i cento anni della costituzione degli Ordini dei Medici. L’ultimo appuntamento è dedicato alla presentazione del libro “Centenario dell’istituzione degli Ordini dei Medici. Cento anni di professione al servizio del Paese”. 400 pagine di riflessioni e di proposte per il futuro della professione medica nel nostro Paese, come dire, uno sguardo alla storia passata per guardare al futuro, per continuare a costruire il futuro di una professione che, per dirla con Amedeo Bianco, Presidente FNOM, “è cresciuta assieme alla società, ai bisogni della povera gente”.

In apertura dei lavori, scorre il filmato, realizzato dal regista Rai Alessandro Varchetta “Professione medico, 100 anni di storia degli Ordini dei Medici”. Cento anni durante i quali ci sono state due guerre mondiali e la ‘parentesi’ del ventennio fascista che ha abolito gli Ordini a favore dei sindacati fascisti delle professioni. Una parentesi da ricordare come fase negativa della vita politica e civile del Paese, e da dimenticare, per andare avanti. Come avvenne dopo la liberazione, nella fase della ricostruzione del Paese, con gli Ordini che riprendevano vita grazie all’intervento di Enrico De Nicola, ancora prima che il Parlamento varasse la Costituzione della Repubblica Italiana. Nel filmato, ma soprattutto durante la serata, è emerso con forza l’ancoraggio alla Costituzione, nonché la saldatura tra il centenario degli Ordini dei Medici e i 150 anni dell’Unità d’Italia.

Amedeo Bianco: “Questo filmato va fatto vedere agli studenti di medicina, a coloro che si vogliono avvicinare alla professione medica. Parleremo con i Rettori delle Università perché questa cosa si faccia”.

Fazio: Ddl su professioni sanitarie andrà avanti
Si va avanti, a piccoli passi, si va avanti. Interviene il Ministro della Salute Ferruccio Fazio. Annuncia che il giorno successivo, il 28 ottobre, la Conferenza Stato-Regioni darà parere positivo al disegno di legge “Delega al Governo per il riassetto della normativa in materia di sperimentazione clinica e per la riforma degli ordini delle professioni sanitarie, nonché disposizioni in materia sanitaria”. Un passaggio importante, alcune asperità sono state superate. Fazio poi spiega che l’iter parlamentare sarà avviato al Senato, il disegno di legge andrà avanti (seguiremo i passaggi di questo ddl, NdR). Fazio afferma poi di essere ottimista circa alcuni piani di rientro dal deficit delle Regioni Lazio e Campania, in parte anche della Calabria: “L’Italia non andrà più a due velocità”.
Francesca Martini, sottosegretaria alla Salute, ha detto: “In questi cento anni ci sono stati grandi cambiamenti, anche sul piano epidemiologico, come anche nella diagnostica e nelle terapie. E ci sono stati grandi cambiamenti culturali. Gli Ordini – ha aggiunto – siano una guida per chi si avvicina alla professione, soprattutto per quanto riguarda l’etica e la formazione. Il volume presentato stasera è un momento di sintesi”. Francesca Martini ha quindi auspicato che ci siano più donne alla presidenza degli Ordini.

Flick: forte ancoraggio alla Costituzione
L’ancoraggio alla Costituzione è stato il filo conduttore dell’intervento di Giovanni Maria Flick, Presidente emerito della Corte Costituzionale. Ha parlato dello spartiacque dell’articolo 32, quello sul diritto alla tutela della salute, come ci ha insegnato il grande vecchio della Sanità italiana Elio Guzzanti. “Saldare i due anniversari: i cento anni degli Ordini dei Medici e i 150 anni dell’Unità d’Italia”, ha detto Flick, che ha aggiunto: “In questi 150 anni è rimasta aperta la questione meridionale con le differenze Nord-Sud anche nella Sanità”.
Flick ha parlato di “150 anni di cambiamenti epocali nella professione medica, mentre è restata inalterata e costante l’essenza della solidarietà nel rapporto medico-paziente”. Giocando un po’ sulle parole, Flick ha insistito sul concetto medico-utente, nel senso del cittadino consapevole, che vuole sapere di più, partecipare. “Il salto epocale – ha detto – è l’alleanza terapeutica tra medico e utente, oggi che il mondo della salute è incastonato nel Welfare”.
Ripercorrendo la storia dal 1958, anno di nascita del Ministero della Sanità, Flick ha affermato: “La salute non ha prezzo, ma la Sanità ha un costo. La sfida di oggi è garantire il diritto alla salute a tutti, con un occhio al contenimento della spesa, pur fornendo prestazioni di qualità”.
Quasi un viaggio in elicottero sul pianeta Sanità quello di Flick, che ha indicato temi precisi su cui riflettere: “Riconoscimento della dignità del cittadino; contributo del medico all’organizzazione sanitaria; codice deontologico del 2006 come punto di riferimento; rapporto tra medico e utente che resta intatto, anche con i progressi della medicina, le biotecnologie, la biologia molecolare, le nuove tecniche nei diversi settori”. Flick ha poi fatto sua la definizione dell’OMS: “Dalla cultura della salute come assenza di malattie alla salute come benessere. Il concetto di salute si evolve. Positivo il fatto che la legge sulle terapie del dolore sia passata in Parlamento all’unanimità”. La linea-guida è sempre l’ancoraggio alla Costituzione, anche per quanto attiene alle dichiarazioni anticipate di volontà. Dice Flick: “Nella Costituzione non c’è il dovere di curarsi. Emerge oggi una nuova figura dell’utente come soggetto che si autodetermina. Il riferimento è all’articolo 3 della Costituzione che afferma la pari dignità sociale”.

Fassari: mancheranno 20 mila medici nei prossimi anni
Dentro le 400 pagine del libro entra Cesare Fassari: “Il volume non è auto celebrativo. Ci voleva, colma un vuoto. E’ un libro che abbraccia tutti i campi, offre spunti per ragionare sul futuro”. Secondo Fassari, ci sono due fronti aperti oggi per gli Ordini: l’etica e la formazione. “La salute costa, mantenerla costa e la spesa corre: occorre conciliare razionamento e universalità delle cure per garantire l’articolo 32 della Costituzione. L’aziendalizzazione della sanità, partita negli anni ’90, è ancora in corso. La regionalizzazione ha in sé il rischio della frammentazione delle politiche sanitarie, se prevale il localismo”. Fassari ha confermato la stima secondo la quale mancheranno 20 mila medici nei prossimi anni.

Presenti in sala i responsabili di tutte le sigle sindacali mediche; i senatori, medici, Michele Saccomanno (PdL) e Daniele Bosone (PD); Eolo Parodi, presidente ENPAM; Aristide Paci, Presidente ONAOSI; i giornalisti Rai Livia Azzariti e Giuliano Giubilei, i giornalisti delle agenzie, dei quotidiani, delle radio e i nomi di sempre della professione medica Aldo Pagni, Giuseppe Del Barone, e Mauro Barni, il professore di Siena; Danilo Poggiolini, già presidente FNOMCeO, e Carla Mazzuca, già parlamentare. Sala piena e attenta alla Residenza di Ripetta, a Roma.

Autore: Redazione FNOMCeO

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