Interrogazione parlamentare On. Novelli – Violenza medici, infermieri e operatori sanitari – Le cronache di questi ultimi anni confermano sempre più l’aumento degli episodi di violenza che si verificano in Italia nei confronti dei professionisti della salute; molto spesso i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari sono esposti ad un alto rischio di atti di violenza, in quanto entrano in contatto diretto con il paziente e sono chiamati a gestire rapporti caratterizzati da una condizione di forte emotività da parte del paziente stesso che si trova, il più delle volte, in uno stato di vulnerabilità, frustrazione o perdita di controllo; i dati dell’Inail confermano che sono mediamente più di tre al giorno gli episodi di violenza che si verificano in Italia contro medici e personale sanitario, ed è paradossale che siano proprio le persone che si prendono a cuore la salute dei cittadini a dover correre il rischio quotidiano di subire danni fisici e morali; la Fiaso, la Federazione di asl e ospedali, stima che siano oltre tremila i casi di aggressione l’anno, solo 1.200 denunciati all’Inail. Quelle raccolte dal sindacato degli infermieri dicono che i più esposti al rischio sono gli addetti al pronto soccorso, con 456 casi l’ultimo anno, seguiti da medici e infermieri che lavorano in corsia (400), mentre le aggressioni negli ambulatori sarebbero state 320. In 16 casi su 100 è stato necessario ricorrere alle cure di qualche collega. Ma a dover indossare l’elmetto sono soprattutto i medici di continuità assistenziale, le guardie mediche insomma, che sostituiscono i medici di famiglia la notte e nei festivi; è necessario adottare tutti gli opportuni provvedimenti al fine di garantire la sicurezza del lavoro svolto dagli operatori sanitari. L’attività svolta dall’Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza ai danni di tutti gli operatori sanitari, insediatosi il 13 marzo 2018 presso il Ministero della salute, non è certo sufficiente a porre un argine contro le violenze che gli operatori sanitari sono costretti a subire. Si chiede al Ministro della salute quali iniziative urgenti di competenza si intendano adottare per garantire la sicurezza del lavoro svolto dagli operatori sanitari che quotidianamente operano con dedizione, competenza e senso del dovere.
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