Il Centro Studi Nazionale su Salute e Medicina di Genere indice un Bando di Concorso per n. 1 premio per giovani ricercatori/ricercatrici impegnati/e in progetti riguardanti le differenze di sesso/genere nell’efficacia e nella sicurezza dei farmaci.
In allegato il bando.
È con grande soddisfazione che la Commissione Medicina di Genere della Federazione apre questo canale comunicativo che ci auguriamo sia per tutti i colleghi proficuo, vivace e denso di contenuti.
Innanzitutto riteniamo importante presentarci e condividere con tutti Voi la nostra storia ed il nostro lavoro.
I vari Ordini dei Medici e Odontoiatri provinciali da più di dieci anni si stavano muovendo in maniera autonoma per creare conoscenza e cultura delle differenze di genere in campo medico. Allo scopo di governare le molteplici iniziative ordinistiche la FNOMCeO ha istituito nel 2015 una Commissione sulla Medicina di genere composta da esperti e da rappresentanti di Ordini provinciali. Questa commissione negli anni si è arricchita di varie professionalità e oggi siamo 32 tra colleghe e colleghi.
Commissione Medicina di Genere
Coordinatrice
Teresita MAZZEI
Referente FNOMCeO
Brunello POLLIFRONE
Esperti
Giovannella BAGGIO
Valter MALORNI
Raffaella MICHIELI
Annamaria MORETTI
Luisa ANTONINI
Mojgan AZADEGAN
Angela Maria BASCELLI
Loreley BIANCONI
Patrizia BIANCUCCI
Fabiola BOLOGNA
Ornella CAPPELLI
Antonina CARLINO
Anna Maria CELESTI
Rosa DONNALOIA
Caterina ERMIO
Domenica ESPUGNATO DE CHIARA
Anna Rita FRULLINI
Rosa Maria GAUDIO
Luciana INSALACO
Franco LAVALLE
Concetta LIBERATORE
Cristina MONACHESI
Umberto MOSCATO
Paola PEDRINI
Cecilia POLITI
Rita SALVATORI
Sabrina SANTANIELLO
Rosa Maria SCALISE
Chiara SCIBETTA
Maria Franca TEGAS
Tutti i componenti, suddivisi in sottogruppi, sono impegnati ad agire per i vari obiettivi che da anni ci siamo proposti, quali:
- Diffondere conoscenza e cultura della medicina di genere fra tutti gli iscritti con la collaborazione degli Ordini provinciali.
- Informare i cittadini.
- Tenere i rapporti con le Istituzioni che costituiscono la Rete Nazionale ed Internazionale della Medicina di Genere.
- Stimolare la ricerca clinica.
Fra questi scopi sono state evidenziate delle priorità: per rispettare a pieno il Codice Deontologico ogni medico dovrebbe conoscere i principali aspetti di questa relativamente nuova dimensione della Medicina che studia l’influenza del sesso (accezione biologica) e del genere (accezione sociologica) sulla fisiologia, fisiopatologia e patologia umana. Fino a pochi anni fa, la formazione pre-laurea del medico e dell’Odontoiatra non prevedeva nessun insegnamento della Medicina di Genere. La nostra Commissione ha ritenuto di mettere a disposizione la propria rete di Ordini provinciali per colmare questa grave lacuna del sapere scientifico, organizzando numerosi corsi residenziali, seminari e prendendo parte a simposi organizzati nei congressi nazionali dalle più importanti società scientifiche (es: GISeG, SIMG, FADOI, SIF etc, etc).
Sempre per una formazione specifica e per l’aggiornamento post- laurea di medici e odontoiatri, è stato registrato un corso FAD sulla “Salute di Genere” che dal 20 Luglio 2018 al 24 Settembre 2020 ha avuto un grande successo, registrando ben 26.722 accessi. Più del 75% dei partecipanti ha valutato la qualità del corso come buona o eccellente, le valutazioni negative o critiche sono state inferiori al 2%. Questo corso FAD sarà disponibile sulla piattaforma FNOMCeO fino al 31 Dicembre di quest’anno.
E’ stata pianificata dalla Commissione la registrazione di un ulteriore corso FAD di approfondimento sulle malattie cardio vascolari sia per Medici che per Odontoiatri e sono stati programmati numerosi eventi ECM residenziali sia per l’anno 2019 che per l’anno 2020. Purtroppo negli ultimi mesi molti di questi sono stati annullati per la pandemia da SARS-COV-2.
Sicuramente grazie al lavoro costante dei suoi vari sottogruppi la nostra Commissione costituisce una parte integrante della rete italiana ed internazionale che diffonde insieme all’Istituto Superiore di Sanità, a molte Società Scientifiche, alle Commissioni regionali e all’Università, un approccio basato sulle differenze di genere allo scopo di contribuire allo sviluppo di un sistema sanitario equo che assicuri una salute migliore a tutti i cittadini.
Teresita Mazzei
Presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi ed Odontoiatri della provincia di Firenze
Coordinatrice della Commissione FNOMCeO sulla Medicina di Genere
Professore Farmacologia f.r. Università degli Studi di Firenze
La Medicina di genere MdG (o la medicina genere-specifica come oggi sempre più spesso si chiama) si occupa come noto di tutte le patologie presenti nell’uomo e nella donna, al di là delle patologie a carico degli organi riproduttivi. Il fine della MdG è migliorare l’appropriatezza diagnostico-terapeutica rendendo la medicina sempre più precisa (chiamata infatti medicina di precisione) e “gender-tailored”, cioè differenziata per uomini e donne a seconda delle loro specificità. Purtroppo, in base a numerose survey effettuate in varie regioni italiane ed in differenti circostanze, pochissimi sanno cosa sia ma MdG sia per quanto riguarda i cittadini che gli operatori sanitari, inclusi i medici. I più la considerano la medicina delle donne e spesso danno al termine una accezione femminista, di rivendicazione di diritti. Ma tra i molti “non so” vengono proposte anche altre definizioni quali MdG come una medicina alternativa (un “genere di medicina”) o come la medicina dei medici generici. Per questi motivi, negli ultimi anni sono state promosse numerose iniziative sia di divulgazione che di comunicazione finalizzate alla diffusione dei concetti generali della Medicina di Genere. Nel 2016, in occasione della prima giornata nazionale sulla salute della donna, è stata pubblicata sui “Quaderni del Ministero della Salute” la monografia dal titolo “Il genere come determinante di salute. Lo sviluppo della Medicina di Genere per garantire equità e appropriatezza della cura”. Nello stesso anno, per impegno comune del Centro di Riferimento sulla Medicina di Genere dell’Istituto Superiore di Sanità, il Centro Studi Nazionale “Salute e Medicina di Genere” e il Gruppo Italiano “Salute e Genere” (GISeG), è nata la “Newsletter sulla Medicina di Genere” a diffusione Nazionale distribuita con cadenza trimestrale. Tale strumento editoriale promuove la diffusione delle informazioni sulla MdG e tende a sviluppare una Rete sempre più estesa ed interdisciplinare e a far crescere una coscienza biomedica e psicologica genere-specifica anche in ambito professionale. Il Centro di Riferimento per la Medicina di Genere-ISS ha infine preparato una serie di opuscoli divulgativi su varie patologie e sugli stili di vita per sottolineare le differenze tra uomini e donne in questi ambiti; gli opuscoli sono stati diffusi in occasione delle giornate sulla Salute della Donna (2016-2018) ed in numerose altre iniziative dedicate sia agli operatori sanitari, come corsi i ECM, che ai cittadini, per esempio durante le iniziative di comunicazione relative alla ricerca sanitaria in Italia. Sono stati inoltre prodotti video divulgativi sulla medicina genere-specifica, anche in collaborazione con Società scientifiche, pubblicati sul sito ISSalute.it, su YouTube e sulla pagina Facebook (https://it-it.facebook.com/medicinadigenereISS/) creata dal Centro dell’ISS e intitolata Sesso, Genere e Salute.
L’approvazione del Piano Nazionale per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere relativo alla Legge cosiddetta Lorenzin del 2018 introduce infine l’obbligo per tutte le regioni e le istituzioni sanitarie di costruire percorsi clinico-terapeutici genere-specifici e rende quindi necessaria una comunicazione attenta e documentata che fornisca al medico, all’operatore sanitario ed al cittadino strumenti concreti utili e condivisi che possano portare, nel lungo periodo, allo sviluppo di una medicina sempre più appropriata e personalizzata.
Che la comunicazione sia chiamata ad apportare un fondamentale contributo alla diffusione della MdG è rimarcato dall’averla inserita tra le 4 aree in cui il Piano stesso è articolato, indicandola come “leva strategica affinché la Medicina di Genere trovi piena attuazione e compimento”. La nuova sfida della comunicazione è quella di traslare il modello concettuale che riflette una cultura di tipo assistenzialista del welfare state verso la responsabilizzazione individuale e la collaborazione attiva del singolo, potenziando le sue conoscenze e rendendolo protagonista del processo di costruzione della sua salute. Questo intervento può incidere soprattutto sui fattori di rischio modificabili e quindi sulle azioni di prevenzione che una buona attività di comunicazione riesce ad innescare.
Il Piano parla di “diffusione” della MdG e la “diffusione” passa attraverso la divulgazione della conoscenza e delle informazioni corrette, da cui derivano stili di vita sani e percorsi appropriati di screening e di cura. L’auspicio è pertanto quello che i “contenuti” e le evidenze scientifiche sulla rilevanza clinica delle differenze di genere in medicina si possano diffondere su tutto il territorio nazionale attraverso specifiche strategie di comunicazione alla popolazione e a tutti gli operatori sanitari ma anche grazie al contributo di mass media a questa nuova dimensione della medicina.
In allegato, il documento integrale.
Il report INAIL sugli infortuni sul lavoro in Lombardia nei primi 7 mesi del 2020 si rivela – nell’ottica della Medicina di Genere – interessante per tre motivi:
- le denunce di infortuni del lavoro sono per il 78% provenienti dalla Sanità e, grazie al fatto che i dati sono finalmente stratificati per genere, sappiamo che il 72% sono infortuni occorsi a lavoratrici
- la Lombardia, essendo stata la regione più colpita dalla epidemia, costituisce lo specchio più veritiero dell’effetto del SARS-Cov-19 sugli infortuni sul lavoro in sanità
L’ incremento degli infortuni mortali registrato va attribuito alle denunce fatte all’INAIL causa Covid-19. Sono tali Ben 121 Delle 177 denunce di infortunio mortale sul lavoro al 31 luglio scorso.
A livello provinciale, l’aumento maggiore si rileva a Cremona che passa da 1 nei primi sette mesi del 2019 a 22 nel 2020 negli stessi mesi; il numero più alto, in assoluto, lo troviamo a Bergamo con 36 casi mortali, seguito da Brescia e Milano con 34
A margine: le denunce di infortuni non mortali sono in calo in relazione al calo della attività produttiva avvenuta da marzo a luglio 2020
“La medicina di genere compie un passo avanti. Lo scorso 22 settembre ho sottoscritto il decreto, in corso di registrazione, che istituisce presso l’Istituto Superiore di Sanità l’Osservatorio dedicato alla Medicina di Genere, da tempo atteso. Ringrazio quanti hanno lavorato prima di me e con me, contribuendo al raggiungimento di questo importante risultato: da Paola Boldrini a Beatrice Lorenzin e le pioniere che hanno aperto la strada alla medicina di genere. Grazie, infine, al Ministro Roberto Speranza per la sensibilità dimostrata e l’attenzione rivolta ad un tema così delicato”.
È quanto dichiara in una nota la Sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa.
“La Legge 11 gennaio 2018, n. 3, più nota come ‘Legge Lorenzin’, ha disciplinato l’applicazione e diffusione della medicina di genere nel Servizio sanitario nazionale, prevedendo, tra l’altro, l’adozione di un Piano volto alla diffusione della medicina di genere e l’istituzione di un Osservatorio dedicato alla medicina di genere” – prosegue Zampa.
“L’istituzione dell’Osservatorio contribuirà alla piena attuazione delle quattro aree di intervento previste dal Piano: percorsi clinici di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione; ricerca e innovazione; formazione e aggiornamento professionale; comunicazione e informazione” – conclude Zampa.