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Palermo, accordo Ordine dei Medici-Ordine degli Avvocati per la Camera di Conciliazione

Da gennaio le controversie di natura medico-sanitarie potranno avere una soluzione veloce (entro 120 giorni) grazie a una struttura agevole e innovativa voluta dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Palermo e dall’Ordine degli avvocati di Palermo. È la Camera di conciliazione che servirà ad eliminare il contenzioso di cui sono pieni i tribunali civili, affollati sempre più di ricorsi per risarcimenti per presunte responsabilità professionali dei medici.

Come funzionerà la nuova struttura è stato spiegato questa mattina in una conferenza stampa tenuta dal presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, Enrico Sanseverino, e dal presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Salvatore Amato. L’incontro con la stampa è avvenuto a Villa Magnisi, sede dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo.

La Camera di conciliazione di Palermo sarà la prima struttura del genere a funzionare in Italia. Ogni ricorso presentato sarà affidato a un giudice conciliatore nominato dalla giunta della Camera di conciliazione che è composta dal presidente dell’Ordine degli Avvocati, dal presidente dell’Ordine dei Medici e da un gius-perito indicato dall’Ordine dei Medici. Potranno fare i giudici conciliatori sia gli avvocati (in servizio che in pensione) che i magistrati in pensione. A tal proposito sta per es-sere creato un Albo dei conciliatori al quale potranno iscriversi sia gli avvocati che i giudici in pensione. Il giudice conciliatore si avvarrà della consulenza medica di esperti in tutti i settori della medicina indicati dall’Ordine dei Medici di Palermo.

“I ricorsi saranno affidati ai vari giudici conciliatori in base alla loro professionalità e alla loro espe-rienza maturata negli anni” dice Enrico Sanseverino.

Alla Camera di conciliazione potranno rivolgersi cittadini, assicurazioni, strutture sanitarie pubbli-che e private, per pratiche di equo indennizzo. “Grazie alla sinergia tra i due Ordini professionali – aggiunge Amato, unitamente al Consigliere dell’Ordine dei Medici, dott.ssa Maria Vita Pantaleo ed all’avv. Giorgio Milazzo (che hanno collaborato alla stesura del protocollo per realizzare la Camera di conciliazione) – in nome del diritto alla salute sancito dalla Costituzione, i cittadini avranno a disposizione un prezioso strumento che oltre a offrire concrete opportunità di effettivo riconoscimento dei propri diritti mediante la tempestiva interposizione nelle controversie, darà la possibilità di abbattere drasticamente i lunghi tempi di risoluzione della giustizia ordinaria oltre che i costi per l’assistenza legale”.

Quindi dal prossimo gennaio chi ritiene di avere subito un torto o un danno nell’ambito medico-sanitario invece che al tribunale può rivolgersi alla Camera di conciliazione. I ricorsi vanno presentati all’Ordine dei Medici di Palermo, in via Rosario da Partanna 22. Da qui nel giro di pochissimo le pratiche verranno inviate all’Ordine degli Avvocati e comincerà l’iter che sfocerà in una decisione. 

“Le sentenze – dice l’avv. Sanseverino – vincoleranno definitivamente le parti. Il giudice conciliatore avrà competenze civilistiche, ma quello che deciderà potrà avere anche risvolti in un eventuale pro-cesso penale. Mi spiego: se c’è un’inchiesta in corso con un’azione penale d’ufficio, se soddisfatta dalla decisione del giudice conciliatore, la parte offesa potrebbe non costituirsi parte civile. In un procedimento penale su querela, la parte potrebbe rimettere la querela stessa”.

“Per accedere alla Camera di conciliazione ci sarà un tariffario a carico delle parti, scaglionato in base al risarcimento chiesto – dice il prof. Salvatore Amato -. Questo denaro servirà per pagare il giudice conciliatore e gli eventuali periti. Una piccola spesa a fronte di una certezza: avere giustizia in tempi rapidissimi, in meno di 120 giorni”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Corte d’Appello sezione Lavoro, Antonio Ardito, il Direttore generale della Asl 6, Salvatore Iacolino, l’avvocato Giuseppe Di Stefano, componente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Palermo, che ha partecipato alla stesura dell’accordo per istituire la Camera di Conciliazione.

Ardito ha salutato favorevolmente l’iniziativa mettendo l’accento sul fatto che occorre una oculatissima scelta dei conciliatori che devono avere qualità tecniche, professioniali e morali. Iacolino ha riconosciuto l’utilità che la Camera di Conciliazione potrà avere anche per le Asl.

Autore: Redazione FNOMCeO

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