Renzo: a Udine lanciamo un’Odontoiatria “slow” contro il “fast food” delle cure

“A Udine abbiamo registrato un successo che è andato oltre ogni ottimistica previsione. E lo dico senza soffermarmi sugli aspetti organizzativi – svolti in modo superlativo – ma faccio preciso riferimento alla sapiente individuazione di argomenti e relatori coinvolti. Ben sapendo che l’interesse suscitato aveva una ragione evidente: il tema è sentito dai dentisti italiani in modo sostanziale e doloroso…..”. Le prime parole di Giuseppe Renzo, presidente della Commissione Odontoiatri della FNOM, sono di soddisfazione al termine del workshop di Udine su pubblicità e deontologia in odontoiatria. Ma abbiamo provato a “scavare” con un’intervista “dentro” il successo di un workshop che ha coinvolto dentisti friulani e non, per analizzare dati e messaggi emersi da Udine.

Il grido d’allarme espresso dalla CAO è davvero preoccupante: il 90% dei messaggi pubblicitari in deontologia rischiano di violare il codice di deontologia. Cosa è possibile fare per governare un mercato "impazzito"?
Il "sistema informativo" posto in atto è scoppiato: si rendano conto i fautori del mercato libero a tutti i costi che l’anello debole della catena è il cittadino. La pubblicità, si tratta quasi sempre di questo e non di informazione, è rivolta a persone quasi sempre mancanti degli strumenti conoscitivi e culturali per distinguere il vero dal falso. L’advertising ha il solo scopo di "convincere e conculcare" indirizzando al consumo indiscriminato di prodotti commerciali.
La salute non può essere catalogata tra le merci e i servizi offerti al solo scopo di aumentare le vendite. Il primo risultato che registriamo è rappresentato dal superamento del necessario ricorso delle cure e/o al mantenimento dello stato di benessere e di salute. Si incentivano i falsi bisogni (Denti Bianchi per tutti) e chi non segue le false mode è out: la vendita di prodotti nel circuito commerciale , quali quelli necessari allo sbiancamento, senza una preventiva visita, diagnosi, prescrizione e terapia è, infatti, l’esempio più calzante. Ovvero, il ripristino delle funzioni estetiche e masticatorie dell’apparato stomatognatico è individuale e non occorre l’assimilazione e l’omologazione verso modelli di risoluzione protesica complessa a costi elevati. Lo stesso risultato si può ottenere ottimizzando i costi e piegandoli alle effettive esigenze e ai risultati.

Questa preoccupazione si esprime soprattutto in ambito internet: l’autorevolezza e la garanzia sul web sono destinate a non esistere?
E’ un mercato drogato: alcuni evidenti esempi di pseudo informazione o finti redazionali attraverso cui si vendono macchine, merci e si offrono servizi sanitari al pari di servizi …da escort sono sotto gli occhi di tutti. Ricordo le battaglie di Berro e Sanvenero in Liguria, di Zovi, di Braga e di Rampulla, ma di tutti i Presidenti del Veneto e del Friuli per contrastare il turismo odontoiatrico e la diffusione delle pubblicità di dentisti delle nazioni di frontiera a nord-est. La perdita di etica che si associa a singoli comportamenti provoca nocumento a tutta la professione. Questo è emerso nel corso dei lavori e alcune brillanti relazioni hanno posto nella corretta cattiva luce le negatività emerse da questo liberismo sfrenato che si vuole a tutti costi diventi fondamento nei rapporti tra medico e cittadino, non più soggetto portatore di diritti riconosciuti, ma consumatore incardinato in un sistema che ha come primo scopo il profitto. I due soggetti oggi sono il consumatore e il professionista. Il primo inserito in una fittizia tutela impostata esclusivamente in termini di definizione e corsa al ribasso delle tariffe, lasciato nelle mani del mercato perde il diritto alla tutela della salute. Il secondo che rischia di doversi piegare al sistema mercificatore della concorrenza ad ogni costo: perde dignità e non rispetta il dovere del medico odontoiatra tenuto al rispetto del codice deontologico e al giuramento di Ippocrate.

La CAO lancia oggi la campagna "no fast food, si alla slow dentistry": ce la può illustrare?
Rispondo riprendendo le recenti dichiarazioni dell’amico Braga: "si sta registrando nel campo sanitario, quanto accaduto nel campo alimentare: le conseguenze del fast food sono innegabili, con aumento di obesità, diabete ed ipertensione. E’ giunto il momento di far capire ai cittadini l’importanza del dialogo con il dentista, dei tempi a lui dedicati, dei materiali utilizzati: al di sotto di certe tariffe è praticamente impossibile garantire la professionalità”. Il trattamento bene eseguito – come pure un’alimentazione sana – assicura durata, funzione ed estetica. Per questo respingiamo con convinzione l’odontoiatria fast food, e promuoviamo la slow dentistry.

Presidente, davvero notevole è stata l’affluenza in sala a Udine: segno del radicamento della CAO sul territorio o dell’interesse verso le tematiche?
Riprendo le affermazioni iniziali: la CAO di Udine e il suo Presidente Braga sono stati bravissimi. Il tema è cogente, coinvolgente e brucia sulla pelle dei Medici Odontoiatri, quasi nella totalità liberi professionisti, pertanto, attenti alle leggi del mercato, diversamente dai Medici Chirurghi che in grande parte operano in regime di dipendenza convenzionale e non. I dipendenti, operando in strutture Ospedaliere e Cliniche non hanno la stessa sensibilità e non guardano a questo tema con la stessa partecipata ansia. Per finire, senza tema di essere smentito, con l’ orgoglio derivato dall’impegno che con molti altri ho profuso in questi anni , dico che il radicamento delle politiche e dei progetti che la CAO Nazionale e le CAO provinciali hanno espresso sono ormai patrimonio comune e condiviso sul territorio: Soltanto chi per pochezza o perchè prevenuto può disconscere la paternità di questo risultato. L’autonoma rappresentanza, le tematiche così specifiche di una professione affascinante e complessa non possono essere delegate ad altre rappresentanze. Mi piace ricordare come lo scetticismo si accompagnasse all’inizio a questo mio dire,oggi è un fatto. Oggi e domani chi ha voglia, ed io mi sento impegnato ancora con maggiore energia, potrà confrontarsi con una nuova stagione: Unitaria e autonoma. Chi non si sente pronto, chi non si sente adeguato, chi ha paura del cambiamento si faccia da parte. Oggi occorrono determinazione e impegno, non principi filosofici inapplicabili e vuoti.

Autore: Redazione FNOMCeO

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