Report: diventare mamma in Italia è sempre più sicuro

Report n. 47/2010    

DIVENTARE MAMMA IN ITALIA E’ SEMPRE PIU’ SICURO

Secondo le ultime risultanze di un’analisi mondiale, condotta sui dati di 181 Paesi, emerge un risultato eccezionale del Belpaese. Con 4 morti materne ogni 100.000 nati vivi, l’Italia nel 2008 si piazza saldamente al primo posto della classifica stilata dai ricercatori americani e pubblicata su ‘Lancet’. Ancor prima di Svezia e Lussemburgo, mentre gli Stati Uniti sono appena al 39esimo posto della classifica chiusa da Repubblica Centrafricana e Afghanistan.

In generale, il numero di donne morte a causa della gravidanza o del parto è crollato di oltre il 35% negli ultimi 30 anni, spiegano i ricercatori dell’Hme (Health Metrics and Evaluation) dell’University of Washington (Usa) insieme ai colleghi dell’University of Queensland (Australia). Questi decessi, inoltre, si stanno riducendo globalmente con un ritmo annuo di circa l’1,4% dal 1990. Il dato a livello mondiale è passato, infatti, da 422 decessi per 100.000 nati vivi nel 1980 a 251 nel 2008. E se da questo punto di vista il Nord del Mondo vanta situazioni nettamente migliori – non a caso dopo l’Italia figurano Svezia, Lussemburgo, Australia, Austria e Irlanda – ad aver fatto grandi progressi sono stati anche alcuni Paesi in via di sviluppo. E’ il caso, spiegano gli studiosi, di Egitto, Cina, Ecuador e Bolivia, "che stanno procedendo in modo spedito" verso l’obiettivo di una maggiore sicurezza per le donne durante la gravidanza e il parto.

I ricercatori hanno analizzato i dati dell’anagrafe, quelli delle nascite e i verbali delle autopsie, creando un sistema in grado di stimare in modo accurato il tasso di mortalità neonatale di 181 Paesi. Numeri alla mano, i ricercatori hanno scoperto che i progressi nel ridurre la mortalità neonatale sono stati rallentati dall’esplosione dell’epidemia di Hiv. Quasi una morte materna su cinque, per un totale di 61.400 nel 2008, può essere collegata al virus dell’Aids.
Inoltre circa l’80% dei decessi materni si concentra in 21 Paesi e il 50% addirittura in sei di questi. Se il trend generale è positivo, i ricercatori segnalano anche che in otto zone del pianeta le cose vanno purtroppo nella direzione opposta: nel periodo 1990-2008 il tasso di mortalità materno è aumentato in Afghanistan e Zimbabwe, come pure in Usa, Canada e Norvegia. In parte, in questi ultimi casi, l’aumento si spiega con una modifica nel sistema di raccolta dati. Ma negli Stati Uniti le donne oggi muoiono a un tasso più elevato che in molti altri Paesi ricchi, quattro volte maggiore rispetto all’Italia e tre rispetto all’Australia.

Roma 10/05/2010

Autore: Redazione FNOMCeO

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