“Il Sunshine Act di Obama lo abbiamo anticipato già con il Codice Deontologico del 2006”: così il presidente dell’Ordine di Taranto e responsabile del Gruppo di Lavoro “Area Comunicazione” della FNOMCeO ha risposto a Chiara Daina, giornalista de Il Fatto Quotidiano che gli chiedeva se l’Ordine dei medici avesse mai preso misure per punire il comparaggio farmaceutico.
È solo uno dei passaggi salienti dello “Speciale”, appena conclusosi, che la Web Tv de Il Fatto Quotidiano ha dedicato, in diretta streaming, al film “Il Venditore di medicine”, del regista Antonio Morabito (nel quale ha un ruolo anche il vicedirettore del Quotidiano, Marco Travaglio) che da oggi sarà proiettato nelle sale e che, ripercorrendo la carriera di un informatore farmaceutico in questi tempi di crisi, apre uno spiraglio anche su alcuni “approcci” disinvolti per cercare di “spingere” il numero di prescrizioni mediche.
Proprio sul Film – che era stato presentato fuori concorso al Festival di Roma – il Comitato Centrale della FNOMCeO aveva rilasciato un Comunicato, ripreso anche recentemente da Adnkronos e da alcuni quotidiani. Lo stesso presidente Bianco, raggiunto la scorsa settimana sempre da Adnkronos Salute, aveva rilasciato alcune dichiarazioni sul fatto che “il settore farmaceutico e le prescrizioni sono da anni sottoposte a un’attività di vigilanza molto rigida”.
Trovate i lanci e gli articoli in allegato.
Vigilanza che si estende anche a quella degli Ordini: “Sono molti – ha dichiarato Nume nel corso dell’intervista – i provvedimenti disciplinari comminati dagli Ordini Provinciali quando è stata provata la violazione di quelli che oggi sono gli Articoli 30 e 31 del Codice Deontologico”.
Sempre a Nume è stato affidato il compito di concludere la trasmissione: “L’Italia è il paese delle occasioni mancate – ha affermato –. La prima è stata, nel 1997, una Commissione Congiunta con Farmindustria, in cui si chiedeva l’istituzione, poi saltata, di un Albo degli Informatori. L’ultima, la più grande, quella dell’Educazione Continua in medicina, nella quale il Pubblico investe ancora troppo poco”.
Lasciando spazio anche alle industrie farmaceutiche.
Non appena disponibile, potrete rivedere il video sul sito della web tv.
Autore: Redazione FNOMCeO