• Home
  • News
  • Cernobbio, Forum ECM: la sfida della qualità

Cernobbio, Forum ECM: la sfida della qualità

Sperimentazione del Dossier Formativo, nuovo bando per la sperimentazione di metodologie innovative nella formazione, manuali di accreditamento, Albo nazionale dei provider, procedura di verifica dei requisiti dei provider, presentazione del Manuale per l’attività di certificazione: questi i macrotemi del quarto Forum ECM, la conferenza nazionale per l’educazione continua in medicina che si terrà a Cernobbio nei giorni 15 e 16 ottobre (il programma: http://www.conferenzaecm.it/programma.asp).

Insieme a tutti i nomi più importanti delle politiche sanitarie (da Balduzzi a Bissoni, da Monchiero a Pani, da Lala a Milillo, da Mele a Coletto, da Linetti a Lenzi, da Cricelli a Troise) sarà fortemente presente anche la FNOMCeO con Amedeo Bianco che aprirà i lavori in qualità di vice-presidente della Commissione Nazionale Ecm, con Luigi Conte (che coordina la quarta sezione della Commissione), con Sergio Bovenga (Cogeaps), con Salvatore De Franco (che presenterà la sperimentazione del dossier in Emilia Romagna), con Valerio Brucoli (che introdurrà la sessione su libera professione ed Ecm) e con Matteo Cestari in qualità di responsabile ITC del Cogeaps.

In questa intervista pre-Cernobbio abbiamo chiesto a Luigi Conte di introdurci ai temi del Forum 2012, approfondendo non solo i temi generali, ma anche alcuni temi specifici, in particolare il ruolo attuale degli Ordini e l’importanza, davvero centrale, del progetto “Dossier formativo” .

Ci si ritrova ancora una volta a Cernobbio a discutere di Formazione Continua. Dottor Conte: quale sarà la parola chiave del Forum Ecm di quest’anno?
Credo di poter affermare che la chiave del Forum è l’impegno verso un ECM di qualità. Per fare questo stiamo valorizzando alcuni aspetti specifici come la creazione dell’albo nazionale e regionale dei provider e soprattutto attraverso la creazione dell’Osservatorio, che risponde alla necessità di avere un gruppo di professionisti qualificati che verifichi il possesso dei titoli dichiarati da parte dei provider e della qualità della formazione che viene svolta.
Se si parla di “obiettivo qualità” significa che in ogni caso si ritiene di aver portato il sistema di educazione continua “a regime”…
Di fatto si può dir che oggi è a regime. E’ chiaro che lo diciamo sapendo che siamo in un work in progress, ci sono continuamente aggiustamenti e siamo disponibili ad ogni miglioramento: le criticità che emergono vengono affrontate in tempo reale, per assicurare credibilità al sistema. Ma nell’insieme credo di poter dire che ormai abbiamo dato stabilità all’ECM.

Questo per quanto riguarda il presente: e l’immediato futuro? Quale è il “prossimo passo” che la Commissione si è prefissa?
La sfida per il futuro è il dossier formativo. Siamo ormai vicini ad ultimare la sperimentazione sulla gestione informatizzata del dossier individuale e di gruppo ed abbiamo rilevato proprio nel recente periodo alcune criticità a cui è stata data risposta. Il biennio che si conclude nel 2013 porterà alla messa a punto di questo sistema in modo tale – nel nuovo triennio – da far divenire il dossier una piattaforma stabile e diffusa per riconoscere autonomia, indipendenza e responsabilità del singolo professionista. In pratica il dossier diverrà strumento per indirizzare l’offerta formativa, perché se il professionista rileverà delle proprie carenze, il provider sarà messo in condizione di proporre corsi che possano rispondano al bisogno.

In questi anni la FNOMCeO ha avuto una presenza indiscutibilmente autorevole nello sviluppo del sistema ECM. Come la Federazione e i singoli Ordini stanno interpretando oggi il loro ruolo?
Gli Ordini hanno dimostrato una grande disponibilità nel seguire l’indirizzo della Federazione di investire nell’Ecm ed in effetti stiamo avendo buone risposte, se si considera che con la creazione del provider Fnomceo-Omceo in Rete abbiamo accreditato 140 eventi di ordini provinciali e siamo diventati il primo provider di formazione a distanza in Italia. I numeri in questo senso sono confortanti: abbiamo ottim risposte per i percorsi formativi seguiti in Fad ed anche abbiamo verificato un’ottima partecipazione alla formazione realizzata con risposte via Fax. Il tutto ci da soddisfazione e ci dice che siamo sulla strada giusta.

Come si esprimerà la presenza della Federazione a Cernobbio?
Mantenendo la stessa posizione di grande presenza e impegno degli ultimi anni. Animeremo il workshop dedicata al dossier formativo, per ciò che riguarda la sperimentazione in corso e saremo particolarmente coinvolti nella sessione dedicata al ruolo degli Ordini alla luce delle recenti determinazioni di legge che dispongono che l’Ordine provinciale deve avere un ruolo specifico nel tema delle sanzioni verso i professionisti che non si aggiornano.

Autore: Redazione FNOMCeO

© 2023 - FNOMCeO All Rights Reserved. Via Ferdinando di Savoia, 1 00196 ROMA CF: 02340010582

Impostazioni dei Cookie.